La triste storia dell'orso attrazione al centro commerciale cinese

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-05-13

Orsi “polari”, lupi artici, pinguini e beluga (e molti altri animali) tenuti in condizioni degradanti per attirare visitatori e acquirenti

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Stando alle credenze popolari la Cina non è un paese famoso per trattare bene gli animali. Spesso le notizie riguardanti i maltrattamenti degli animali “cinesi” sono esagerate ma poche cose stanno suscitando una diffusa indignazione come la tragica situazione dell’orso “ospite” dello zoo del mega centro commerciale Grandview Mall Ocean World di Guangzhou (Canton) nella Cina meridionale.

Le attrazioni per convincere i cinesi a fare shopping

Meglio dirlo subito: uno spettacolo del genere non è prerogativa della Cina, una decina di anni fa ho avuto modo di visitare lo Zoo di Napoli dove gli animali erano tenuti in condizioni davvero vergognose e molto simili. Gli zoo possono non piacere a prescindere – ed è legittimo – ma naturalmente c’è modo e modo di gestire gli animali. Un’eccellenza in questo senso è il Durrell Wildlife Park nell’Isola di Jersey. Ma lo scopo dello zoo nel centro commerciale di Guangzhou non è quello di preservare la fauna quanto quello di attrarre il maggior numero di visitatori e quindi potenziali acquirenti. Come spiega questo articolo del Wall Street Journal in tutti i centri commerciali cinesi si fa a gara a chi offre le attrazioni più sensazionali e pare che per i 58mila metri quadrati di acquario e zoo (all’interno di un parco commerciale di 984mila metri quadrati) dedicati agli animali dell’artico la società che possiede il Grandview Mall Ocean World abbia speso oltre cento milioni di dollari. L’aspetto principale del “parco” è che è completamente al chiuso. Le gabbie – più delle teche di vetro – all’interno delle quali sono rinchiusi gli animali sono infatti all’interno dell’edificio e gli animali non hanno accesso all’aria aperta. Del resto se lo scopo dell’attrazione è quella di spingere le persone a stare all’interno del centro commerciale la scelta è abbastanza “logica”.

L’orso “polare” – che sembra essere più un incrocio tra un orso polare e un altro orso – i lupi, i beluga e gli altri animali detenuti nel centro commerciale non sembrano davvero passarsela bene sotto le luci al neon all’interno di scatole di cemento blu che rendono tutta la scena davvero surreale. Colpisce non solo la ridotta dimensione delle gabbie ma anche la generale condizione di spossatezza degli animali costretti a vivere sotto una luce innaturale in un ambiente che nemmeno ci prova a sembrare qualcosa di simile a quello dove dovrebbero vivere. A denunciare le condizioni degli animali è stata l’associazione animalista Animal Asia. A partire da quella denuncia il Guangzhou Ocean and Fishery Bureau ha aperto un’inchiesta sulle condizioni di vita degli animali, nel frattempo la proprietà del centro commerciale (che possiede i più grandi shopping mall cinesi) ha fatto sapere che è tutto in regola.

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