La tessera del PD? A Roma costa trenta euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-01-24

D’altro canto, il privilegio di essere rappresentati da Orfini deve essere pagato profumatamente, no?

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Fare politica a Roma dev’essere evidentemente un privilegio. D’altro canto, vuoi mettere la fortuna di essere rappresentati da Orfini e Giachetti? Proprio per questo in città la tessera, necessaria per votare al congresso per metà marzo, costa 30 euro mentre nel resto d’Italia ne costa quindici. La storia la racconta il Messaggero:

La tessera, necessaria per votare al congresso atteso per metà marzo, costa 30 euro, nel resto d’Italia ne costa 15. Ed è polemica tra la base e il partito. «Senza contare – spiega un militante che non accetta di iscriversi pagando 30 euro – che i Giovani democratici, quelli che hanno fino a 29 anni di età, pagano 5 euro e hanno gli stessi diritti congressuali». Il termine del tesseramento è il 28 febbraio. Il caro tessera è spiegato così da Matteo Orfini commissario del Pd: «A Roma abbiamo 2 milioni e 200mila euro di debiti ereditati da chi oggi si lamenta».

Video: l’amorevole accoglienza riservata a Orfini in un mercato romano


In altre occasioni lo stesso Orfini aveva spiegato che il costo della tessera doveva servire a evitare che i capibastone ne acquistassero in blocco per rimediare voti in vista del congresso. Ma se il limite non esiste per i giovani, cosa impedirebbe questo comportamento?

«Il costo della tessera a 30 euro ribatte una militante- il congresso in 15 sedi anziché in 100,come prevede il Pd nazionale, sembrano voler strozzare la discussione. Insomma, sembra che ci sia la voglia di voler organizzare un congresso per pochi intimi». Ma quali sono gli schieramenti in campo? Da una parte c’è l’ala vicino al commissario Orfini (Giovani Turchi, turborenziani, area Dem di Franceschini) dall’altra quelli di Palazzo Santa Chiara.
E cioè i 4 ex minisindaci – Valerio Barletta, Paolo Marchionne, Andrea Santoro e Maurizio Veloccia -promotori, una settimana fa insieme al presidente del I municipio Sabrina Alfonsi, dell’iniziativa ‘Roma è ora di esserci”. Terza area: “Trasforma Roma”, un gruppo di iscritti, di candidati al Consiglio comunale tra cui Valeria Baglio,unica eletta. Le manovre stanno per iniziare.

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