La storia del "regalone" di de Magistris a Dolce&Gabbana

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-07-06

FanPage e Dagospia accusano il sindaco di Napoli di aver fatto un regalo agli stilisti facendolo pagare ai cittadini. Ma la verità a quanto pare è in parte diversa: non si regala nulla a nessuno

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Scandalo! Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha fatto un regalo agli stilisti della casa di moda Dolce&Gabbana non facendo pagare loro i costi dell’occupazione del suolo pubblico per il loro evento napoletano, un compleanno che si celebrerà a Napoli dal 7 al 10 luglio. Secondo quanto riferisce FanPage, che ha avuto accesso alla delibera della giunta guidata de Magistris l’ammontare del “regalo di compleanno” fatto dall’amministrazione comunale partenopea alla maison si aggira intorno ai 37 mila euro. Si tratta dei costi per il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) che il Comune di Napoli – così come tutti i comuni italiani – chiede a ogni soggetto privato che intende organizzare manifestazioni pubbliche.

Il “regalone” di de Magistris a Dolce&Gabbana

Il Canone serve a coprire le spese per la pulizia dell’area dopo l’evento e le eventuali “perdite” per le casse del Comune derivanti dai mancati introiti per le aree di parcheggio a pagamento. Un bel regalone, dicono quelli di FanPage (a cui fa eco Dagospia) per una società che lo scorso anno ha fatturato un miliardo di euro. Quei trentasettemila euro alla fine sarebbero poco più che bruscolini, ed invece saranno i napoletani a rimetterci di tasca loro. FanPage però pubblica uno scoop che non solo non è uno scoop ma che difficilmente sarebbe anche una notizia. Chiunque abbia un minimo di conoscenza (leggi: ha organizzato un evento su suolo pubblico) sa che quando un Comune concede il Patrocinio ad una manifestazione significa che vengono concesse delle agevolazioni che possono andare dall’esenzione del pagamento dell’imposta comunale per le affissioni dei manifesti alla concessione gratuita degli spazi (o delle sale) dove si svolgerà la manifestazione. Non si tratta di un regalo ma della modalità con cui generalmente i comuni “sponsorizzano” gli eventi. Nel caso di Napoli si è scelto di esentare Dolce&Gabbana dal pagamento del COSAP, scelta che è stata fatta – è bene dirlo – nonostante il “parere non favorevole” (ma non vincolante) della Ragioneria Generale del Comune.

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Una foto pubblicata da stefanogabbana (@stefanogabbana) in data:

Cosa pagheranno Dolce&Gabbana a Napoli

C’è però una parte della storia che FanPage non racconta, e che viene invece raccontata dal Corriere del Mezzogiorno che fa il conto dei soldi che Dolce&Gabbana verseranno nelle casse del Comune:

La maison pagherà circa 40mila euro per far fronte a servizi accessori di polizia municipale e netturbini. Una cifra cui si deve aggiungere una donazione di 50mila euro per la zona dei Decumani e 15mila euro di locazione per Castel dell’Ovo. Inoltre l’organizzazione è intervenuta sul recupero e sulla funzionalizzazione di molti siti storici: insomma si è proceduto al restauro impegnando fondi privati. E poi pubblicherà un libro che racconterà di Napoli nel mondo. Continuando, al ministero, è stata versata per Villa Pignatelli, una locazione.

Inoltre va calcolato anche l’indotto, ovvero gli alberghi, i bar i ristoranti che lavoreranno di più durante l’evento (il che equivale anche al versamento di una percentuale maggiore di imposte). Inoltre, continua il Corriere del Mezzogiorno:

I negozi e i bar che si troveranno nell’occhio del ciclone al centro storico e al Borgo marinari e che dunque non potranno contare sul solito flusso di clienti saranno risarciti con una cifra conteggiata già in precedenza dall’organizzazione

Il ritorno d’immagine per Napoli

Insomma, un regalo di compleanno c’è stato davvero, ma in realtà è un tipo di sovvenzione che si usa fare ovunque, indipendentemente dal fatto che ci sia de Magistris sindaco. Inoltre c’è da considerare anche il ritorno d’immagine per la città. Da giorni gli stilisti postano incessantemente foto di scorci del capoluogo partenopeo, insomma i due non solo pagheranno ma daranno alla città maggiore visibilità internazionale. I conti però, meglio farli alla fine. A meno di non voler fare polemiche pretestuose.

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