La storia dei vandali che distruggono il canile ENPA a Torino

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-05-21

Una trentina di persone ha assaltato la struttura di via Germignano. I carabinieri li hanno visti rientrare dopo in un campo Rom lì vicino. La sede comprendeva un canile e un ambulatorio sociale per gli animali. E’ il secondo attacco in pochi giorni. Si stimano danni per 100mila euro

article-post

E’ successo tutto ieri sera tra le 7 e le 8. La sede dell’ENPA di Torino a via Germagnano, che comprendeva un canile e un ambulatorio sociale per gli animali, è stata completamente vandalizzata.

Una trentina di persone, fra cui alcuni minori, ha assaltato la sede e l’ambulatorio sociale ENPA di via Germagnano 8, distruggendolI completamente e lasciando terrorizzati ed imprigionati nelle gabbie rovesciate alcuni animali ospitati nell’ambulatorio, su cui sono in corso accertamenti clinici. Terminata la loro ‘opera’ sono rientrati nel campo, sotto gli occhi dei Carabinieri. Si stimano danni ad impianti, apparecchiature elettroniche e medicali, mobilio, medicinali per circa 100.000 euro. Molta documentazione è andata distrutta per l’allagamento dovuto ai tubi letteralmente strappati dai muri.
Una devastazione annunciata da decine di intrusioni denunciate negli ultimi mesi ed oggetto di diverse interpellanze comunali che hanno solo evidenziato l’incapacità di Comune e Prefettura nel garantire un minimo di ordine pubblico e pubblica sicurezza in queste zone di Torino, dove la presenza di onesti cittadini arreca evidentemente fastidio alle attività illecite


Tiziana Berno, responsabile del canile alla sede ENPA, racconta a neXtQuotidiano: «I responsabili sono stati visti dai carabinieri che rientravano nel campo Rom qui vicino, quando siamo arrivati erano ancora dentro e poi sono scappati». Tiziana spiega che i carabinieri non sono intervenuti quando le persone responsabili dell’attacco sono uscite dalla sede di via Germignano e sono rientrate nel campo, forse – ipotesi di chi scrive – per questioni di sicurezza.
 
LA STORIA DEI VANDALI CHE DISTRUGGONO IL CANILE ENPA A TORINO
La notizia è stata data dalla pagina Facebook dell’ente, che accusa

Questo vero e proprio attentato alla tutela degli animali, che è indicatore di civiltà per la società civile, è il simbolo di una città che, mentre ridimensiona e centellina servizi previsti e garantiti dalla Legge, abdica ai ROM con milioni di euro spesi in permissivi mediatori culturali, disprezzata assistenza sanitaria nei campi, inefficaci cooperative di sostegno, inutile personale di vigilanza, continue ristrutturazioni di ciò che essi distruggono, con quotidiani interventi di vigili del fuoco. Le forze dell’ordine intervengono solo per verbalizzare i danni, osservando ignave la quotidiana proliferazione di nuovi insediamenti abusivi e ritornando il più presto possibile al sicuro dei propri comandi. Ad essere lasciata in balìa della impunita arroganza di questi nomadi, ormai solo di nome perchè difficilmente si staccano dai servizi gratuiti garantiti senza nessuna contropartita sociale, è l’iniziativa privata e solidaristica.

Questo è il quinto attacco da dicembre. Raccontava all’epoca dell’ultimo attacco La Stampa: «Questa volta, però, i vandali, che non hanno rubato nulla e quindi è impossibile definire ladri, non hanno scavalcato la recinzione o sfondato il cancello d’ingresso. Con fare scientifico, i malintenzionati hanno lavorato a lungo per aprire una grande breccia nel muro esterno. Senza aver paura di essere scoperti». Tiziana dice che secondo lei i raid avvengono perché le persone che hanno attaccato «vogliono quella zona lì per poi agire indisturbati. Se ci spostiamo noi loro possono fare tutte le attività lecite che vogliono. L’ordine pubblico a Torino non è garantito». Sulla pagina fb dell’associazione intanto cominciano a comparire molti commenti razzisti:
rom via germignano
 
EDIT: L’ENPA prende le distanze dai commenti razzisti nella pagina:

PRENDIAMO LE DISTANZE DA COMMENTI RAZZISTI CHE INCITANO ALLA VIOLENZA PERCHÈ NON È CON LA VIOLENZA CHE SI RISOLVONO I PROBLEMI. SAPPIAMO CHE SONO STATI I ROM, MA I VERI RESPONSABILI SONO LE ISTITUZIONI CHE DI FRONTE A DENUNCE, FATTI, ESPOSTI NON HANNO FATTO NULLA. QUESTO È VERGOGNOSO. SIAMO TUTTI DISPIACIUTI, A DIR POCO, DI QUANTO ACCADUTO. MA SE VOLETE AIUTARCI NON FOMENTATE ODIO. SCRIVETE PIUTTOSTO ALLE ISTITUZIONI. LA RABBIA È TANTA. GRAZIE.
RAID DAL CAMPO ROM: DISTRUTTA COMPLETAMENTE LA SEDE, ENPA TORINO SARA’ COSTRETTA A CHIUDERE IL CANILE E L’AMBULATORIO SOCIALE

Potrebbe interessarti anche