La Seat targa GUT 18053 forse entrata a Ventimiglia e collegata agli attentati di Parigi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-16

“Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”. È la nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia ha inviato a tutti gli uffici competenti italiani. La nota, secondo quanto apprende Sky Tg 24, …

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“Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”. È la nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia ha inviato a tutti gli uffici competenti italiani. La nota, secondo quanto apprende Sky Tg 24, sarebbe stata inviata nella mattinata di sabato. Al momento, viene spiegato da fonti qualificate, non c’è in ogni caso alcuna certezza che l’auto sia effettivamente entrata in Italia.  La polizia stradale ha appena diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy.
seat nera targa GUT 18053
La Seat è stata segnalata a tutte le polizie dei paesi confinanti con la Francia: in un documento del centro di cooperazione di polizia della dogana di Hendaye, al confine tra la Francia e la Spagna si segnala alle autorità spagnole la necessità di ricercare “un veicolo sospetto che è stato visto nel circondario vicino ai luoghi dove sono stati commessi gli attentati di Parigi”. Si tratta appunto della Seat. Nel documento si segnala inoltre che a bordo dell’auto c’erano tre persone e che la targa, la stessa indicata dalle autorità italiane, è incompleta. La nota è dell’agenzia di stampa ANSA. Alla nota di rintraccio è allegata la foto di Salah. Oltre che all’Italia, la stessa nota e’ stata invia a tutti i Paesi Schenghen, com’e’ prassi in simili circostanze. Ma l’AGI fa però sapere che nella nota non si fa alcuna menzione di un possibile ingresso in Italia dell’auto da ricercare attraverso il valico di Ventimiglia sul confine italo-francese. La richiesta di ricerche è stata trasmessa non solo ai Paesi confinanti con la Francia (oltre all’Italia, il Belgio, la Germania e la Spagna), ma a tutti gli Stati europei dell’area Schenghen. La polizia italiana di Ventimiglia sta effettuando tutti i controlli anche attraverso i filmati della rete di videosorveglianza attiva ai valichi frontalieri di Ponte S.Luigi e Ponte S.Ludovico, al valico autostradale e nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, controlli tesi all’individuazione della Seat nera che potrebbe aver passato il confine diretta in Italia. Il servizio per la cooperazione internazionale di polizia ha informato gli investigatori di tutta Europa che, dopo gli attentati di Parigi, le autorità francesi hanno segnalato, oltre ad una Seat Ibiza, anche una Volkswagen Golf con targa belga. Entrambe le vetture sono state “verosimilmente utilizzate durante gli attentati”. E’ quanto si legge, apprende l’Adnkronos, in una nota del Dipartimento di Pubblica sicurezza inviata alle questure italiane.
EDIT: L’agenzia di stampa AGI scrive che la Seat era stata ritrovata ieri dalla polizia francese in Francia.

La Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi e’ stata gia’ ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. Lo riferiscono all’Agi fonti qualificate della polizia di Stato, secondo cui “al momento non e’ emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”. E’ stata la Police Nationale a ritrovare ieri la Seat nera con targa belga 1GUT180. La vettura, utilizzata in uno degli attacchi con armi da fuoco agli esercizi commerciali, era stata noleggiata in Belgio, dal 9 al 16 novembre. E’ stata individuata nel quartiere parigino di Montreuil, dov’era stata abbandonata. All’interno del mezzo sono state ritrovate armi e altro materiale. Si tratta in particolare di tre fucili mitragliatori AK47 ‘Kalshnikov’, uno dei quali con “colpo camerato” e caricatore inserito, unito a mezzo scotch con un altro caricatore vuoto, un sacco nero contenente 14 caricatori, 3 coltelli da macellaio, un navigatore GPS, un apparecchio per individuare gli autovelox, alcuni pezzi di una cintura esplosiva

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