La replica di Formigli sui furbetti del cartellino che non lo erano

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-22

Corrado Formigli spiega che durante il servizio non hanno sbagliato perché a Grottammare è difficile controllare la situazione dei dipendenti pubblici. E se è difficile per lui figuriamoci per il sindaco

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La settimana scorsa Piazza Pulita di Corrado Formigli aveva mandato in onda un servizio sui furbetti del cartellino, ovvero quei dipendenti comunali che dopo aver timbrato escono dall’ufficio per andare a fare altro (chi la spesa, chi va al bar). In particolare i giornalisti di Piazza Pulita avevano colto in flagrante alcuni “furbetti” che lavoravano in un non meglio specificato Comune delle Marche. Noi avevamo ripreso il servizio. 

I furbetti del cartellino a Piazzapulita di next-quotidiano

I furbetti del cartellino di Grottammare e la spiegazione del sindaco

Si era poi scoperto che i cosiddetti fannulloni di Grottammare (questo il comune incriminato) tanto fannulloni forse non erano. Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare, era infatti andato al Tg3 regionale per spiegare che nessuno di quei dipendenti immortalati nel servizio di Piazzapulita era un fannullone: «A Grottammare esiste solo una macchina marcatempo nel comune centrale e i dipendenti devono obbligatoriamente marcare l’entrata in questa macchina per poi dirigersi alle sedi distaccate, che sono il palazzo dell’anagrafe, la biblioteca comunale e la scuola Battisti per quanto riguarda la cuoche, che stanno dai 100 ai 200 metri, e lo possono fare a piedi o in bicicletta o in macchina». Nel servizio del TgR viene spiegato che sarebbe stato sufficiente seguire i dipendenti che uscivano dalla sede centrale dopo aver passato il badge sulla macchina marcatempo per scoprire cosa stava succedendo. Ad esempio la signora Marisa Carmela, la donna che dopo aver timbrato se ne va in compagnia di “un accompagnatore”, è una delle cuoche della scuola Battisti che viene regolarmente accompagnata a lavoro dal marito. Il signore che invece va a bersi un caffè al bar è Franco Pignotti il quale ha spiegato che aveva timbrato in uscita (e non in entrata) per prendersi una regolare pausa caffè.

I “fannulloni” di Grottammare di next-quotidiano

Le scuse di Corrado Formigli

Ieri sera Corrado Formigli ci ha tenuto – a margine dell’intervista al Ministro Madia sulla riforma della P. A. e sulle sanzioni per i fannulloni – a provvedere a rettificare (a modo suo) quello che era stato detto durante il servizio sui furbetti del cartellino. Dopo aver fatto un processo televisivo Formigli ora scopre che è meglio aspettare l’esito delle indagini in corso. Ma dai?

Fatemi solo dire una cosa a proposito dei fannulloni. Solo per dire che la settimana scorsa abbiamo realizzato un’inchiesta nelle marche a Grottammare facendo vedere casi dubbi, diciamo, di cartellini strisciati in comune a Grottammare con lavoratori che poi andavano via. Abbiamo ricevuto alcune critiche, c’è chi si è lamentato e alcuni di questi lavoratori hanno fatto presente che in realtà loro uscivano per andare nelle sedi distaccate del comune. Noi naturalmente se così verrà accertato ne prenderemo atto. Ci sono delle indagini in corso, aspettiamo di capire come sono andati davvero i fatti. Anzi noi collaboreremo alle indagini perché ci teniamo e stiamo sempre dalla parte della Pubblica Amministrazione eventualmente nel sanzionare certi comportamenti ma ben contenti di prendere atto se qualcuno davvero andava a lavorare in una sede distaccata.


Formigli e i furbetti del cartellino di… di next-quotidiano
Per spiegare come mai quelli di Piazza Pulita non sono riusciti ad accorgersi che stavano commettendo un errore Formigli dice che è “un po’ complicato” controllare la situazione lì a Grottammare a causa dell’unica timbratrice, che è quello che ha detto il sindaco. Tra l’altro la presenza di un’unica timbratrice potrebbe essere dovuta anche a facilitare eventuali controlli (avendone una sola, tutti devono passare di lì). Insomma non gli è proprio passato per la testa di seguire i lavoratori e vedere dove stavano andando. Del resto erano lì per cercare dei furbetti.

Mi limito solo ad osservare che è un po’ complicato controllare la situazione lì a Grottammare perché – come ha detto il sindaco di quella cittadina marchigiana – la timbratrice è soltanto nella sede del Comune per cui uno timbra lì e poi va a qualche centinaio di metri nella sede distaccata. Ma se la timbratrice è solo lì come si fa a controllare se arriva e soprattutto se arriva in orario il lavoratore? Ecco insomma servirebbe la timbratrice anche dove si va fisicamente a lavorare.

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