La nota del ministero sul complotto delle matite copiative cancellabili

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-04

Il ministero dell’Interno ha detto finalmente la sua sul complotto delle matite copiative cancellabili che ha divertito l’Internet in questo pomeriggio a nervi tesi in quanto pre-elettorale. “Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera nel 2013 e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda …

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Il ministero dell’Interno ha detto finalmente la sua sul complotto delle matite copiative cancellabili che ha divertito l’Internet in questo pomeriggio a nervi tesi in quanto pre-elettorale. “Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera nel 2013 e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”, ha precisato in una nota il Viminale, a seguito delle numerose denunce di elettori che hanno dichiarato di essere riusciti a cancellare con la gomma segni fatti con matite in dotazione ai seggi elettorali, tra cui Piero Pelù.
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“Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, – ha reso noto il ministero dell’Interno- il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture, è bene precisare, possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni”. Le matite quindi sono della Faber-Castell, la famosa azienda di produzione di matite. Non si capisce perché il ministero le acquisti però da un’altra azienda. Magari domandarsi questo può essere più utile di credere ai complotti. Per quelli di voi invece affezionati al particolare, l’originale (no, non è vero) del reclamo di Piero Pelù sulle matite cancellabili è già in vendita su eBay.
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