«La multa a Enrico Stefàno? Una bufala»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-07

Qualche giorno fa abbiamo parlato del caso di Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità in Campidoglio “multato dai vigili”, secondo quanto ha dichiarato lui stesso su Facebook: Mi sono da poco beccato una bella sanzione amministrativa elevata da un funzionario del Corpo della Polizia Locale. Per quale motivo direte voi? Ho parcheggiato in un’area pedonale? …

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Qualche giorno fa abbiamo parlato del caso di Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità in Campidoglio “multato dai vigili”, secondo quanto ha dichiarato lui stesso su Facebook:
enrico stefano multato vigili

Mi sono da poco beccato una bella sanzione amministrativa elevata da un funzionario del Corpo della Polizia Locale.
Per quale motivo direte voi? Ho parcheggiato in un’area pedonale? In doppia fila? Su un accesso per i disabili? In mezzo alla carreggiata? Sono passato con il rosso? Eccesso di velocità? Ho bloccato per ore un tram? Ho venduto abusivamente qualche merce?
No! Purtroppo sono entrato dall’ingresso carrabile della Polizia Locale in bicicletta (!?!) dentro la sede di Circonvallazione Ostiense per andare in commissione Ambiente.
Molto più facile prendersela con chi si sposta in bicicletta che con la schiera di automobili in doppia fila giusto qualche decina di metri più in là.
Certo che la vita per chi sceglie di rinunciare all’auto blu, di spostarsi in modo sostenibile, di cambiare la mentalità di questa città ferma al Medioevo, insomma di fare il proprio lavoro è veramente dura eh…

Il consigliere Stefàno viene però smentito dal vigile Roberto Pardo, spesso arrivato agli onori delle cronache capitoline per le sue plateali proteste a favore della polizia municipale, che sul suo profilo Facebook racconta una versione completamente diversa dei fatti:
roberto pardo

Che delusione Sig. Stefàno. Lo dice un funzionario della Polizia Locale di Roma che era presente ai fatti e, tra l’altro anche iscritto a M5S e convinto sostenitore. Lei parla a vanvera.
Sì è comportato come il classico “lei non sa chi sono io”. E’ entrato in biciletta di corsa senza farsi riconoscere e il piantone di guardia ha soltanto fatto il suo dovere fermandola e controllando se lei fosse autorizzato ad entrare. Ma Lei ha risposto come da un grillino non ci si aspetterebbe, declarando il suo ruolo nella commissione.
NON LE E’ STATA FATTA ALCUNA MULTA E LEI LO SA BENE, PERCHE’ SE LE FOSSE STATA FATTA, AVREBBE LA COPIA DEL VERBALE.
Lei è in grado di esibire la copia del verbale?
Lo faccia e dimostri di essere in buona fede.
CHE DELUSIONE. Sono però convinto che i 5stelle siano molto diversi da lei.

Sembra però strano che Stefàno abbia inventato il particolare della multa, visto che in altre occasioni ha dimostrato di amare più la verità che i compagni di partito, oltre che una serietà e una competenza rare in un politico sul suo tema (la mobilità e i trasporti pubblici). Si attende al più presto una replica.
EDIT: Enrico Stefàno sostiene di aver capito male riguardo il verbale e la “sanzione amministrativa” che aveva citato nel messaggio su Facebook: il consigliere non ha ricevuto alcuna multa.
enrico-stefano
Ovviamente la precisazione è arrivata soltanto dopo la smentita del vigile.
EDIT2: Enrico Stefàno ammette finalmente di aver detto una bella sequela di fregnacce in una lettera al Corriere della Sera:

«Ci terrei a chiarire la mia posizione, dato che sono stato fatto passare come una persona che viola le regole o che vuole essere al di sopra di esse. Nulla di più lontano dalla realtà. Vivo in maniera umile il mio ruolo da quando sono stato eletto in Campidoglio nel 2013 a 26 anni, mi sposto con i mezzi pubblici e (appunto) la bicicletta, ho rinunciato ad auto di servizio e permesso Ztl. Lunedì pomeriggio non ho violato nessuna norma, né un senso vietato ne l’accesso da un ingresso riservato. Per questo motivo ho avuto una discussione con i funzionari della Polizia Locale presenti all’ingresso, dato che da mesi accedo all’immobile di Roma Capitale in via della circonvallazione Ostiense dal lato di via Prospero Albino per recarmi in commissione Ambiente e la richiesta di identificarmi mi è sembrata inusuale. Mi è stato richiesto anche di uscire ed entrate da un altro ingresso, perché quello di via Prospero Albino sarebbe stato riservato alla Polizia, anche qui con modalità che ritengo inusuali. Infine, viste le posizioni contrastanti, mi sono stati richiesti i documenti e redatto un verbale di oltre una pagina. Alla mia richiesta di poterlo visionare, mi è stato risposto che avrei potuto farlo tramite accesso agli atti. Per questo ad oggi non so cosa mi sia stato contestato, ma sicuramente non mi è stata elevata alcuna sanzione amministrativa, cosa che però ho potuto appurare solo successivamente al mio post. In ogni caso mai mi sarei permesso di contestare l’operato dei funzionari della Polizia Locale, ritenere ingiusta una sanzione dato che le regole sono regole e le devono rispettare tutti, dai Suv ai pedoni, o esprimermi con toni da «lei non sa chi sono io». Ora, senza alcun dubbio io ho sbagliato, e di questo me ne scuso con tutti, per aver reagito in maniera istintiva ed aver scritto un post su Facebook impreciso e superficiale, che ha contribuito solo a creare confusione».

Paolo Conti, estensore di uno degli articoli della vicenda, finalmente risponde così:

Caro Stefàno, prendiamo atto della nuova versione dell’accaduto: lei stesso, del resto, aveva fornito le due precedenti, a quanto dice entrambe errate.

Leggi sull’argomento: Enrico Stefàno: il consigliere M5S multato dai vigili

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