La lite tra Virginia Raggi e Paola Taverna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-02

Cominciano i retroscena sui guai interni nel M5S e nella lotta con il Raggio Magico. Guerre intestine e città da amministrare

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Com’era normale che fosse, i giornali di oggi sono pieni dei racconti dei contrasti scoppiati nel MoVimento 5 Stelle dopo la vicenda di Raineri e Minenna. In particolare è Il Messaggero, in un articolo a firma di Simone Canettieri, a raccontare di un litigio tra Paola Taverna e Virginia Raggi:

L’unico big che l’avvocato pentastellata incontra è lasenatrice Paola Taverna, poco prima di pranzo. Il faccia a faccia, per chi conosce la Taverna e la sua proverbiale schiettezza, non è difficile da immaginare. In Comune si racconta di urla. «Ti stai facendo il vuoto intorno, Virginia. Stai danneggiando Roma e soprattutto il M5S. Ho parlato anche con Beppe. Queste sono due perdite gigantesche». La risposta della sindaca suona così, piatta e abbastanza impostata come ormai vuole apparire la grillina. «Rispetto la trasparenza e soprattutto le nomine dei miei collaboratori le faccio io. Altrimenti mi dimetto». Ecco, questo è un concetto che la Raggi farà trapelare anche durante la riunione di maggioranza allargata ad assessori e presidenti dei municipi.

paola taverna virginia raggi 1
E non è l’unico retroscena che tiene banco. C’è da registrare, sempre sul Messaggero, la resistibile ascesa delle chat grilline:

Arrivano fulmini nelle chat e silenzi pesanti – l’unico che lo romperà sarà Luigi Di Maio in tarda serata per una dichiarazione non proprio dirompente – e i grillini romani attaccano: «Dopo due mesi Virginia è già come Pizzarotti a Parma». Oppure: «Se continua così le togliamo il simbolo». Intanto la pagina Facebook della Raggi, quella del post quasi all’alba, inizia a essere riempita dalle critiche dei militanti per la prima volta. Per chi bazzica da un po’ le maestose aule del Campidoglio sembra che il tempo si sia fermato: ancora un bunker, ancora un primo cittadino in trincea contro il proprio partito, ancora un teatrino della politica con il retroscena che supera ancora una volta la scena.

Leggi sull’argomento: La vendetta tremenda vendetta di Marcello Minenna

 

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