La grande confusione del MoVimento 5 Stelle su vaccini e prevenzione

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-10-29

Messi alle strette dalle critiche i pentastellati non riescono a dire chiaramente cosa pensano dei vaccini e cambiano idea ogni giorno. Oggi è giovedì, Beppe Grillo sarà a favore o contro?

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Con un sorprendente ritardo rispetto alla polemica che infuriava ovunque qualche settimana fa anche il MoVimento 5 Stelle si sente in dovere di dire la sua sulla questione delle vaccinazioni pediatriche. C’è da capirli, dopo le uscite della cittadina-portavoce-senatrice Paola Taverna a Imola a 5 Stelle e il duro attacco di Paolo Mieli ai deliri complottisti di Grillo e di buona parte dei cittadini-portavoce-onorevoli gli eroi del MoVimento si sono presi una pausa di riflessione per poi partorire una risposta che risposta non è.

Grillo è contro i vaccini, da sempre

Che Grillo e i suoi abbiano qualche problema con i vaccini non è certo una novità. È vero, Mieli sbaglia bersaglio quando parla della proposta di legge sulle vaccinazioni al personale militare e ai dipendenti pubblici depositata da una pattuglia di cittadini-portavoce nel 2013. Dove però è scritto che

Recenti studi hanno però messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali la leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie.

E naturalmente i recenti studi altro non sono che lo studio-truffa del fu Dottor Andrew Wakefield (datato 1998), l’unico studio ad aver stabilito una correlazione tra vaccinazioni e autismo. Ma per andare sul sicuro sarebbe bastato ricordare questa proposta di Dario Violi, consigliere pentastellato alla Regione Lombardia, per l’abolizione delle vaccinazioni pediatriche obbligatorie:
dario violi vaccini obbligatori lombardia
Ora i cittadini-portavoce-deputati all’Europarlamento hanno deciso di farci sapere la loro posizione sullo scottante tema delle vaccinazioni. Una risposta che, al solito, serve solo ad accontentare quella parte dell’elettorato grillino che è più propensa a credere alle bufale sui vaccini. Come interpretare infatti il continuato attacco ai medici e al personale sanitario, accusati di essere complici di Big Pharma e sostanzialmente di lavorare solo per il proprio profitto e quello delle case farmaceutiche?

LA MANCANZA DI FIDUCIA
L’interrogativo “Devo vaccinare mio figlio?” nasce da un problema di fiducia, anzi di mancanza di fiducia:
– verso le case farmaceutiche che trasformano la salute in profitto. Troppo spesso esse sono interessate a ottenere utili a ogni costo. Lo dimostrano i tanti scandali su scala globale nati dall’obiettivo di vendere sempre più farmaci, talvolta inutili, e quasi sempre dannosi.
– verso i medici e i pediatri che, in alcuni casi, si sono piegati ai favori delle stesse case farmaceutiche dimenticando gli interessi del malato.
– verso la politica che sempre più si è allontanata dal difendere gli interessi dei cittadini per rappresentare quelli dei grandi gruppi di potere.

Che dire invece di quest’ultimo punto? Quello in cui si accusa il mondo scientifico di aver abbandonato l’approccio della medicina basata sull’evidenza (vi ricordate i recenti studi di cui sopra che tutti erano tranne che studi scientifici?) e di aver lasciato il campo libero ai ciarlatani che hanno avuto buon gioco a cavalcare i timori dellaggente, magari aiutandosi con l’Interwebs?

– verso il mondo scientifico che ha abbandonato l’approccio della medicina basata sull’evidenza e si è lasciato contaminare da pubblicazioni con risultati discordanti, lasciando così il campo a pseudo ricercatori che hanno cavalcato il sentimento di paura della gente per farsi pubblicità, magari aiutati anche da internet.

Solo io ho pensato al capo politico del MoVimento? Qualcuno ha detto agli eurodeputati che il loro capo è stata una di quelle persone che per anni ha alimentato il sentimento di sfiducia nei confronti della scienza e della medicina? Incredibilmente nel racconto dei cittadini-portavoce la colpa è dei medici e delle case farmaceutiche.

In questo video Grillo mostra un grafico che “dimostra” che il vaccino contro la difterite (sì proprio quello di cui parlano gli eurodeputati pentastellati nel loro pezzo dicendo che è efficace) non serve a nulla perché la malattia stava scomparendo da sola. In realtà come ha spiegato Marco Cattaneo su Le Scienze le cose non stanno proprio così perché all’inizio della curva calante (1894) si era iniziata usare l’antitossina difterica. Quindi erano già stati posti in essere dei presidi medici in grado di combattere la difterite e non è affatto vero che la difterite stava scomparendo da sola. Anzi.
beppe grillo esami inutili

Il senso dei grillini per la prevenzione

Qui la cosa si fa comica. I grillini ora ci parlano di appropriatezza terapeutica. Vi ricordate di quando (poche settimane fa) Grillo si era scagliato contro la revisione del Ministero della Sanità e la lista degli esami inutili? Secondo Grillo e i suoi non c’erano esami inutili, anzi erano tutti fondamentali. Ma come, Grillo era quello che diceva che la mammografia non serve a nulla, quello che diceva (è scritto nel programma del MoVimento) che con gli esami specialistici ci guadagnano le lobby farmaceutiche. Ebbene, quella famosa lista del Ministero era stata stilata seguendo il criterio dell’appropriatezza prescrittiva, cosa che incredibilimente ora viene definito come criterio fondamentale per stabilire se una vaccinazione s’ha da fare o meno. Sarebbe carino se al MoVimento 5 Stelle si chiarissero le idee e smettessero di essere a favore dell’appropriatezza prescrittiva a giorni alterni.

Una vaccinazione di massa obbligatoria è un regalo alle multinazionali farmaceutiche ed è quanto di più lontano ci possa essere da un approccio appropriato. L’appropriatezza in medicina vuol dire “fare esattamente ciò che serve”, evitando di fare ciò che è superfluo.

Ma del resto su questo tema Grillo e i suoi hanno già dimostrato ampiamente di non saperne nulla. E l’appello al “vaccinare meglio” non ha alcun senso, perché il vaccino serve appunto per prevenire (riascoltatevi il discorso di Paola Taverna che parla dell’importanza della prevenzione) l’insorgere di una malattia. Cosa significa “vaccinare meno vaccinare meglio”? Vaccinare solo quelli che si ammalano? Ma per sapere chi si ammala in anticipo sarebbe necessario saper leggere il futuro. Per fortuna che i 5 Stelle hanno Casaleggio e Grillo, che di profezie in passato ne hanno azzeccate davvero tantissime.

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