La contestazione contro Chiara Appendino in consiglio a Torino

di Lorelei

Pubblicato il 2016-10-17

Arriva a Palazzo Civico la protesta per lo sfratto di venerdì pomeriggio scorso ai danni di una famiglia di immigrati. La seduta di Consiglio comunale è stata interrotta a seguito dell’intervento fuori programma dal pubblico di un attivista del Collettivo Prendocasa Torino vicino al centro sociale Askatasuna che insieme agli sgomberati ha chiesto una presa di …

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Arriva a Palazzo Civico la protesta per lo sfratto di venerdì pomeriggio scorso ai danni di una famiglia di immigrati. La seduta di Consiglio comunale è stata interrotta a seguito dell’intervento fuori programma dal pubblico di un attivista del Collettivo Prendocasa Torino vicino al centro sociale Askatasuna che insieme agli sgomberati ha chiesto una presa di posizione della giunta comunale sulla vicenda. “Capisco che in questa sala si discuta di cose importanti ma qui c’è in gioca la sopravvivenza di persone che hanno perso la casa. Dovete prendere una posizione chiara sugli sfratti”, ha urlato dalla balaustra uno dei manifestanti mentre la sindaca Chiara Appendino ha invitato a rispettare il ruolo dell’Assemblea. Allontanati poco dopo i manifestanti, il presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci, ha riunito la Conferenza dei capigruppo.

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L’annuncio della contestazione del centro sociale Askatasuna a Torino

Da un palco della Sala Rossa riservato al pubblico, i manifestanti hanno iniziato a urlare e a scandire slogan. Il presidente della Sala Rossa, Fabio Versaci, ha sospeso la seduta, mentre la sindaca Chiara Appendino ha rivolto ai manifestanti l’invito ad avere “rispetto per l’assemblea”. “Dovete prendere una posizione chiara sugli sfratti, qui non c’è rispetto per le persone”, hanno replicato i manifestanti, mentre davanti al municipio un presidio degli autonomi bloccava la strada. Dopo la sospensione del Consiglio, Versaci ha convocato una conferenza dei capigruppo, al termine della quale sono ripresi i lavori dell’Aula. Dopo lo sfratto Said e la sua famiglia sono stati ospitati da una vicina di casa. I manifestanti sotto il municipio, tra cui alcuni esponenti di primo piano di Askatasuna, chiedono alla giunta 5 Stelle di applicare il piano annuciato durante le elezioni che faceva dell’emergenza abitativa un cavallo di battaglia. “Vogliamo che il caso di Said sia portato in Consiglio comunale. È il simbolo della lotta contro gli sfratti” dicono.

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