La Casaleggio Associati è in perdita anche nel 2015

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-04

Casaleggio Associati chiude in perdita anche il suo bilancio 2015 e a pesare nel flop sono i siti “clone” del blog di Grillo come Tzé Tzé e La Fucina. Lo scrive oggi Repubblica in un articolo a firma di Ettore Livini che parla del bilancio, appena depositato, dell’azienda che ha chiuso il 2015 con un brusco calo …

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Casaleggio Associati chiude in perdita anche il suo bilancio 2015 e a pesare nel flop sono i siti “clone” del blog di Grillo come Tzé Tzé e La Fucina. Lo scrive oggi Repubblica in un articolo a firma di Ettore Livini che parla del bilancio, appena depositato, dell’azienda che ha chiuso il 2015 con un brusco calo del giro d’affari (-28% circa) e con il secondo bilancio in rosso consecutivo. I soci sono stati costretti a mettere mano al portafoglio versando 75mila euro per ripianare il passivo.

«Il 2015 è stato un anno impegnativo – ammette con onestà la scarna nota di accompagnamento dei conti appena depositati in Camera di commercio – a causa di alcune scelte editoriali online di difficile sostenibilità economica con il modello pubblicitario». La relazione sulla gestione non precisa se si tratta della casa editrice Adagio o (molto più probabilmente) dei siti satellite “clonati” da www.beppegrillo.it – come tzetze.it e lafucina.it – e affiancati al blog dell’ex-comico per cavalcarne la popolarità intercettando un po’ di traffico e di spot.
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Comunque sia, la Casaleggio Associati ha deciso di dare l’addio a queste attività in perdita «dalle quali nel 2016 si è deciso di disinvestire». La cassaforte dei 5 stelle si concentrerà invece sulle sue radici: l’attività di consulenza aziendale «legata alle definizione di strategie di rete molto apprezzata dai clienti».

Tzé Tzé e La Fucina sono due siti che attraverso il clickbaiting veicolano informazioni spesso discutibili (eufemismo) e che nelle intenzioni della Casaleggio avrebbero dovuto sostituire nei ricavi Cadoinpiedi.it, che il gruppo Mauri Spagnol ha deciso di togliere dalla gestione della Casaleggio dopo alcune incomprensioni sulla linea editoriale. Da quando è saltato quel contratto, e dimenticati i fasti della gestione dei blog dei personaggi vicini all’Italia dei Valori, i conti della Casaleggio hanno cominciato a traballare anche se i ricavi del blog di Beppe Grillo continuano a tenere e questo fornisce solidità economica al business.

 Gli azionisti (oltre a Davide Casaleggio – che sommando la sua quota con quella che faceva capo al padre è al 60% – ci sono Luca Eleuteri con il 20% e con partecipazioni minori Maurizio Benzi, Marco Maiocchi e Mario Bucchich) ci hanno messo una pezza. Anche perché le partecipazioni in portafoglio, 38,16 euro di valore di titoli Telecom Italia e 7.368,15 azioni della Soshoma Inc, una start up di San Francisco, non bastavano a tappare il buco. Il problema però è riuscire a rimettere in carreggiata il bilancio grazie alla ristrutturazione avviata in questi mesi. Altrimenti l’anno prossimo sarà necessario rimettere mano al portafoglio per ricostituire il capitale.

Leggi sull’argomento: La visione politica di Gianroberto Casaleggio

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