La casa famiglia e i bimbi maltrattati dalle suore a Chi l'ha visto?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-02-04

Dietro al caso delle violenze all’interno di una casa famiglia gestita da una congregazione religiosa ci sarebbero le denunce di una madre alla quale il Tribunale dei Minori sottrasse i due figli nel 2007

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Ieri sera Chi l’ha Visto? Gianloreto Carbone ha raccontato la storia dei figli di Lorenzo e Soraya i figli di Stefania D’Acunto. Una storia terribile perché i due bambini (Lorenzo ha 14anni e Soraya 10) dopo essere stati tolti alla madre sono stati affidati alle “cure” di una struttura di accoglienza gestita da suore. Suore che, come emerge dai documenti presentati nel servizio, hanno sistematicamente maltrattato e seviziato i figli della donna e altri ospiti della casa famiglia. I fatti sono accaduti presso la casa famiglia gestita dalle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù di Rocca di Papa e il 16 febbraio tre religiose dovranno comparire davanti al giudice per rispondere dell’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti dei piccoli ospiti.

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Le denunce di una madre cui erano stati strappati i figli

Per conoscere almeno un po’ la vicenda di Stefania D’Acunto (che dal punto di vista della donna è raccontata qui) bisogna tornare indietro al 2007 quando il Tribunale dei Minori dispose l’affidamento di Lorenzo e Soraya alle suore che gestiscono la Casa Famiglia di Rocca di Papa. In quel periodo Stefania e i suoi due figli (avuti da due padri diversi) vivevano in una casa di campagna a Grottaferrata dove la donna gestiva un canile “Il mondo di Lorenzo” che ospitava all’epoca una novantina di animali. Il canile è stato negli anni oggetto di molte denunce da parte di vicini e residenti della zona, ma i controlli della ASL e dei veterinari non hanno mai rilevato alcuna infrazione. Ad un certo punto però arriva l’esposto di una donna, una veterinaria, che denuncia la “situazione ambientale non consona a far vivere dei minori, cani, disordine, bimbi che hanno accesso a mille pericoli“. Vengono attivati quindi i servizi sociali che ottenevano dal Tribunale la revoca dell’affido dei due bambini a Stefania D’Acunto. Un bel giorno di settembre quindi, era il 18 settembre 2007, le cronache riferiscono che Lorenzo e Soraya (all’epoca di sette e due anni) vengono prelevati all’uscita da scuola dagli assistenti sociali e trasferiti nella casa famiglia dove vengono separati e inviati in due strutture diverse (secondo la madre si tratta di “casa Chiara” e “casa Amicizia”). Stefania ovviamente non si arrende e inizia una battaglia per riabbracciare i suoi due figli, battaglia che terminerà solo lo scorso anno quando finalmente la famiglia si ricongiunge. Negli anni nei quali Stefania ha tentato di riottenere l’affidamento dei figli ha anche denunciato le violazioni dei suoi diritti (ad esempio il fatto che le venisse negato di vedere i figli) e dei maltrattamenti subiti dai figli.
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Ora a quanto pare le denunce fatte da Stefania D’Acunto sono state prese in esame dai magistrati che hanno deciso di procedere nei confronti delle suore e indagare sui presunti maltrattamenti subiti dai bambini. Secondo Stefania i figli soffrono ancora dei traumi subiti durante la permanenza nella casa famiglia. Ora starà agli inquirenti verificare se quanto dice Stefania corrisponde al vero e se le tre suore accusate di sevizie sono davvero colpevoli. Dalla stessa casa famiglia era fuggita qualche tempo fa una ragazza, Chiara Tanaquili, quindicenne di Ariccia allontanatasi dalla struttura l’11 dicembre scorso. Secondo la D’Acunto (che ha chiamato la redazione di Chi l’ha visto?) la fuga della ragazzina potrebbe essere collegata proprio agli episodi di violenza, la prova sarebbe (il condizionale è d’obbligo) che la Tanaquili avrebbe espresso il desiderio di non fare ritorno presso la struttura di Rocca di Papa.

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