La bufala dei controlli a casa dell'operaio che aveva fatto due crociere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-16

L’Agenzia delle entrate spiega: non si possono effettuare ispezioni senza autorizzazione della procura della Repubblica, e soltanto in casi estremamente gravi di evasione fiscale

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La storia dell’operaio che ha dovuto subire i controlli del fisco perché aveva fatto due crociere in un anno è una bufala. Lo dice l’agenzia delle entrate, che smentisce con un comunicato quelle che chiama «false notizie di stampa»:
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LA BUFALA DELL’OPERAIO E DEI CONTROLLI DEL FISCO PER DUE CROCIERE
«Nessun accesso presso il domicilio di contribuenti per due crociere da parte dell’Agenzia delle entrate», dice l’agenzia, che spiega: la vicenda era emersa ieri sulle pagine dei quotidiani locali che davano conto della vicenda che avrebbe al centro un operaio della provincia di Pisa. «Non è stato effettuato alcun accesso presso il domicilio di contribuenti per richiedere informazioni su spese per viaggi e crociere. Nessuna attività di ispezione e verifica, infatti – prosegue il comunicato – può essere realizzata dalle Entrate presso le abitazioni private dei contribuenti se non in presenza di un’espressa autorizzazione da parte della Procura della Repubblica, rilasciata solo in casi estremamente gravi di evasione fiscale, che lascino supporre un reato penale». La vicenda veniva raccontata così sui giornali di ieri:

Il fatto è accaduto in provincia di Pisa. L’uomo, dipendente di Santa Croce sull’Arno, si è visto arrivare di sera a casa gli addetti dell’Agenzia delle Entrate che chiedevano spiegazioni sui viaggi. I controlli hanno dimostrato che l’uomo era a posto e che il secondo viaggio era low cost. Il controllo è partito un mese dopo il secondo viaggio, verso ora di cena.
Il personale dell’Agenzia delle Entrate si sarebbe presentato a casa dell’uomo chiedendo di verificare reddito annuo della famiglia, spese e vacanze. Un controllo, molto accurato che la coppia ha saputo giustificare, spiegando che la seconda crociera sarebbe stata acquistata con uno sconto speciale, documentato anche dal Fisco.

Sul fatto era intervenuto anche il parlamentare pisano Federico Gelli: «Tralasciando il fatto che forse l’Agenzia delle Entrate dovrebbe conoscere meglio il concetto di ‘offerta speciale’ – ha commentato il parlamentare del Pd – e che le crociere non sono più da considerarsi un lusso per pochi, credo sia necessaria una revisione del sistema di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria». E anche Nicola Morra del MoVimento 5 Stelle ne aveva parlato su Facebook:
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Foto da Pixabay

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