Il vaccino e la neonata morta nel sonno a Torino

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-05-26

Il giorno prima aveva fatto la vaccinazione esavalente e per questo la ASL ha sostituito in via precauzionale i lotti di vaccini somministrati alla bambina. In attesa dell’autopsia si sospetta che la causa sia la Sids, la sindrome della morte in culla

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Quello che è successo a Torino e è una di quelle vicende che vanno affrontate con cautela senza creare inutili allarmismi. Una bambina di due mesi è morta nella culla il giorno dopo essere stata sottoposta al ciclo primario di vaccinazioni. La ASL To4 di Torino in via precauzionale e in attesa degli accertamenti del caso ha deciso di ritirare i lotti dei vaccini somministrati alla bambina (l’esavalente ovvero: vaccino contro difterite, epatite B, infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, pertosse, poliomielite e tetano più il vaccino anti-Rotavirus) ma non ha sospeso il calendario delle vaccinazioni che invece prosegue come da programma.

Perché la ASL ha ritirato i lotti dei vaccini

Nessuno al momento è in grado di dire la causa esatta che ha provocato la morte della piccola che è morta nel sonno dopo l’ultima poppata. Non ci sono prove di una correlazione causa effetto tra la morte della bambina e le vaccinazioni. Dal momento però che il decesso è avvenuto entro le 24 ore dalla somministrazione dei vaccini il protocollo sanitario prevede che venga inviata d’ufficio la segnalazione di una reazione avversa ad un vaccino. Nessun vaccino infatti è sicuro al 100% ma come è possibile evincere dalle tabelle si tratta di eventi rari o addirittura molto rari. In questo articolo di Quotidiano Sanità vengono documentati i casi di reazioni avverse dovute alle vaccinazioni nel 2012: per l’86% delle segnalazioni si è tratta di reazioni non gravi, nei restanti casi c’è stata una risoluzione positiva e nel 2012 solo in nove casi si è avuto come esito il decesso del paziente (tre bambini e sei anziani). Il Direttore Sanitario dell’ASL TO4, dottor Giovanni La Valle precisa che

Non conoscendo le cause della morte, che saranno chiarite dal riscontro autoptico, abbiamo bloccato, in via del tutto prudenziale, i lotti dei vaccini utilizzati e li stiamo sostituendo con altri. Le vaccinazioni non subiscono alcuna sospensione e sono regolarmente effettuate secondo i calendari programmati.

Nel frattempo il Seremi, il Servizio regionale di riferimento di Epidemiologia per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive, ha effettuato un’indagine conoscitiva per appurare l’esistenza di altri casi di reazioni avverse dovute ai lotti di vaccini somministrati alla bambina. Le indagini hanno avuto esito negativo.

La Sids tra le principali sospettate

Il caso di Torino sembra però essere differente, secondo i Carabinieri che sono intervenuti sul posto una volta che la madre si è accorta che la bambina (nata pretermine) non respirava potrebbe trattarsi di un caso di Sids (sudden infant death syndrome) nota anche come sindrome della morte in culla che riguarda i bambini entro l’anno di età e che provoca in Italia quasi 300 decessi all’anno. Nel 2010 il Ministero della Salute stimava (non esiste un sistema di rilevazione omogeneo) l’incidenza dei casi di Sids allo 0,5% dei nati, ovvero circa  250 casi di SIDS ogni anno sul totale dei nati. Per avere la certezza della causa sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia e delle indagini della procura di Ivrea che sono affidate al Pm Giuseppe Drammis.
 
Foto copertina via Twitter.com

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