John Paul Bauer: la suora che uccide cervi in nome di Dio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-12-09

Una fredda mattina di fine novembre la suora benedettina stava recitando il Rosario sotto un albero quando ha visto la sua preda, e il signore ha guidato la sua mano

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Qualche giorno fa l’Internet ha scoperto che anche alle suore piace andare a caccia di cervi. John Paul Bauer è una suora benedettina della diocesi di Eire, in Pennsylvania che si è fatta ritrarre con un trofeo di caccia, un cervo adulto con un gran bel palco di corna. Qualcuno ha pensato bene di postare la foto della suora sulla pagina Facebook della Diocesi Cattolica di Erie. E come sempre in questi casi di cacciatori felici del proprio lavoro gli haters sono arrivati a criticare il gesto di sorella Bauer. Che però non ha fatto nulla di male.

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John Paul Bauer con la sua preda

La recita del Rosario prima di imbracciare il fucile

Sorella John Paul Bauer, che ha 60 anni, vive in una comunità dove tutti vanno a caccia, è cresciuta in una famiglia di cacciatori e ha imparato a sparare quando prestava servizio nella Marina Militare statunitense (dove prestava servizio come infermiera), e da allora si è sempre mantenuta in allenamento. Non potendo sparare alle persone evidentemente si accontenta di andare a caccia di tanto in tanto. L’abbattimento dell’animale, del peso di circa cento chili, è avvenuto durante il giorno di apertura della caccia, il 30 novembre. In un articolo pubblicato sul sito della diocesi Sorella Bauer spiega di aver ucciso l’animale subito dopo aver finito di recitare il rosario accanto ad un albero. E dopo essersi assicurata di aver ucciso la preda la donna ha ovviamente reso grazie al Signore. Quello ucciso a fine novembre è il più grande dei tre cervi uccisi dalla suora in quindici anni di onorata carriera come cacciatrice.

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Chi ha ucciso il papà di Bambi?

Ma come si concilia la passione della caccia con l’essere una suora? Secondo la Bauer si tratta di “uno sforzo per conservare l’ambiente naturale. Se non uccidi il cervo allora morirà di fame. È nostro compito mantenere costante la popolazione in modo da consentirle di trovare di che nutrirsi. Se ci sono troppi animali allora i cervi non sopravviveranno. Allo stesso modo se ne uccidi troppi rischierai l’effetto opposto. È una questione d’equilibrio. La solita retorica del cacciatore etologo insomma.
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Per Sorella Bauer Cristo è in tutte le cose, anche negli animali di cui va a caccia, spiega infatti che non si va a caccia solo per la voglia di uccidere ma perché si fa parte di un ciclo vitale e si appartiene alla Creazione. In fondo, continua, la carne di cervo è biologica e sana. Mica come quella roba chimica e industriale piena di antibiotici che si trova nei supermercati.

Fin qui la spiegazione della suora, però il post su Facebook non è stato molto gradito dagli utenti e dai commentatori che si sono scagliati contro la Bauer e contro la Diocesi che è stata costretta a rimuovere la foto e a sospendere temporaneamente la pagina Facebook. Ma in fondo la suora non ha fatto nulla di male, stava solo difendendo le tradizioni locali (la regione viene infatti chiamata anche “Elk Country”) e non ha ucciso una renna, quindi il Natale è salvo.

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