Jenny McCarthy: l'ex playmate che ti spiega vaccini e autismo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-10-30

L’ex coniglietta di Playboy prova ad arrampicarsi sugli specchi per spiegare la differenza tra dire che il vaccino causa l’autsmo e dire che per prevenire l’autismo è bene non vaccinarsi. I risultati? Non un granché

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Ve la ricordate Jenny McCarthy? Era quella coniglietta di Playboy che aveva un programma televisivo su MTV e che aveva sposato Jim Carrey. Ok. Vi ricordate per caso di quando Jenny McCarthy ha preso la laurea in Medicina e poi si è specializzata in immunologia? Difficile, perché Jenny McCarthy oggi, anche se non è più sposata con Jim Carrey, anche se è da un po’ che non appare su Playboy, anche se non ha più il suo Jenny McCarthy Show e ora è ospite fissa di un nuovo talk show non ha mai preso una laurea in Medicina. Nonostante tutti i cambiamenti nella sua vita quindi Jenny è ancora “solo” un personaggio televisivo. Il problema è che da anni usa la sua fama e il suo status sociale per fare propaganda alla stantia, ignobile, inutile bufala sui vaccini che causano l’autismo, non servono a niente o addirittura uccidono. Che titolo ha quindi Jenny per parlare di vaccini e autismo? Il fatto che suo figlio Evan è autistico. In virtù di questa esperienza traumatica la McCarthy ha potuto scrivere libri sulla genitorialità che spaziano dalle considerazioni sulla maternità (Belly Laughs: The Naked Truth about Pregnancy and Childbirth), al primo anno di vita del bambino e l’essere madre (Baby Laughs: The Naked Truth about the First Year of Mommyhood) al rapporto tra essere mamme e matrimonio (Life Laughs: The Naked Truth about Motherhood, Marriage, and Moving On) e ovviamente una serie di pubblicazioni sull’autismo (tutte cose scientifiche come curare l’autismo, vivere con l’autismo, prevenire l’autismo, in cucina con l’autismo e così via). La lotta di Jenny contro i vaccini è quindi dovuta alla sua esperienza personale, ma che c’entriamo noi comuni mortali? Alla fine non sono fatti suoi? Eh no, perché la McCarthy ha fondato un’organizzazione benefica per il sostegno alle famiglie con figli autistici dove è chiaramente scritto che le vaccinazioni sono tra le principali cause dell’autismo e quindi che sono le cose da evitare per prevenire che vostro  figlio diventi autistico.
 
UN ESEMPIO SEMPLICE: LA PERTOSSE
L’influenza che persone come la McCarthy hanno sulle nostre vite ce la mostra con un semplice esempio e molta ironia (tra un colpo ti tosse) Julia Ioffe su Newrepublic. Julia Ioffe da qualche mese ha la pertosse: quella malattia infettiva delle vie respiratore a cui tutti quelli che non hanno genitori complottisti sono sicuramente stati vaccinati da piccoli. Come è possibile che un adulto prenda la pertosse? La Ioffe dice di essere stata vaccinata da piccola. Il punto è che dopo un po’ (raggiunta l’età adulta) l’effetto di copertura del vaccino sparisce. Il che di per sé non è un problema, se tutti i bambini vengono vaccinati la pertosse non ha più modo di diffondersi e quindi un adulto ha poche possibilità di essere contagiato. Se però, come sta succedendo, un numero crescente di genitori sceglie di NON vaccinare i propri figli, per paura che diventino autistici (spoiler: non lo diventeranno) allora il batterio che causa la pertosse troverà sicuramente un terreno fertile dove propagarsi infettando anche gli adulti che da bambini erano stati vaccinati. Quindi quando quei genitori che non vaccinano i i figli vi vengono a dire che non fanno niente di male agli altri e che sono affari loro fategli presente che a lungo andare il loro atteggiamento danneggia la comunità. Perché un conto è quanto uno o due individui non vaccinati sfruttano la cosiddetta herd-immunity ovvero la possibilità di “andare a scrocco” confidando nel fatto che tutti gli altri sono vaccinati. La faccenda è diversa quando la proporzione tra vaccinati e non vaccinati cambia, vanificando così l’effetto delle campagne di vaccinazione (che per inciso paghiamo tutti con le nostre tasse).
 
 
JENNY MCCARTHY CONTRO I VACCINI
Recentemente, in un’intervista a The Daily Beast ha dato una risposta a tutti coloro che la criticano per le sue affermazioni che mettono in relazione le vaccinazioni con l’autismo. Qualche anno fa infatti in un’intervista alla CNN la McCarthy era uscita allo scoperto per denunziare le case farmaceutiche e tutti quelli che fanno i soldi sui vaccini (ma non su quelli che come lei fanno i soldi sul non vaccinarsi o spacciando cure per l’autismo basate sulla dieta). Ecco il video:

Big Pharma, diceva la McCarthy non vuole che laggentecomune abbia la possibilità di curare i danni causati dalla scienza medica. Ecco un altro video in cui, in compagnia di Jim Carrey, racconta come ha guarito suo figlio dai danni causati dai vaccini:

I due si nascondono dietro al fatto che non stanno in realtà dicendo a nessuno di non vaccinare i propri figli. Il tutto mentre stanno dicendo che l’autismo è curabile e si può prevenire eliminando i vaccini. DA FUQ DID I JUST HEARD? In che modo diffondere un messaggio, come lo definisce il New Yorker, di scientific illiteracy, ignorare i fatti scientifici, le vicende storiche legate al medico che (unico caso) stabilì la correlazione tra autismo e vaccini, è diverso dal dire che i vaccini causano l’autismo? Nessuno. La McCarthy però con Daily Beast preferisce fare la vittima, invece che affrontare la realtà di quello che dice dice di essere vittima di un attacco, esattamente come quando aveva posato nuda per Playboy. Ecco Jenny, grazie per averci ricordato che non sei un medico.

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