L'inutile polemica sui corsi di sci per i migranti

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-19

Ovvero l’ennesimo episodio di strumentalizzazione degli stranieri ad opera della Lega Nord

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Poteva mancare una polemica sui migranti che fanno la settimana bianca mentre gli italiani si affannano a cercare un modo per evitare di pagare il Canone Rai? Ovviamente no. La storia arriva fresca fresca dal Trentino-Alto Adige dove alcuni maestri della Scuola di sci di Colle Isarco hanno deciso – autonomamente e volontariamente – di regalare qualche ora di lezione di sci a otto migranti ospiti all’interno della caserma “Gnutti”. Si tratta di otto richiedenti asilo, non di pericolosi criminali. Eppure per siti come VoxNews che hanno fatto dell’odio verso gli immigrati l’unica linea editoriale la notizia diventa un’altra: quella di Renzi che regala la settimana bianca agli immigrati (mentre gli italiani non riescono nemmeno ad arrivare a fine mese).
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Cosa ci fanno i migranti sulle piste da sci?

Tutto inizia con un post (ora rimosso) sulla pagina Facebook della scuola di Sci di Colle Isarco. Una foto come tante altre, quella dei maestri con i loro allievi, solo che gli allievi sono migranti e hanno il “difetto” di non essere italiani e di avere la pelle scura. In un altro paese e in un altro tempo forse si sarebbe fatto il paragone con i giamaicani della squadra olimpionica di bob del film Quattro sotto zero. Al limite si sarebbe potuto parlare della situazione vissuta dal protagonista del film di Andrea SegreLa prima neve, che come protagonista ha proprio un rifugiato originario del Togo fuggito dalla guerra in Libia che si trova ad abitare in Trentino. Ma evidentemente Massimo Bessone, coordinatore Lega Nord per le Valli Isarco e Pusteria, certi film non li ha visti ed è per questo che dal sito della Lega Nord di Bressanone tuona dicendo che ormai gli unici ad essere discriminati sono gli italiani (ed in effetti da quelle parti gli italiani non li hanno mai potuti sopportare).
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A causa delle polemiche che hanno fatto ben presto il giro del Paese la scuola di sci è costretta a rimuovere la foto e il gestore della pagina Facebook scrive un post per spiegare le ragioni della scelta di regalare in maniera del tutto volontaria e gratuita (nessuno ha pagato nulla agli immigrati, nemmeno il noleggio degli sci) qualche ora di svago a dei ragazzi costretti a vivere lontani da casa. Anche le accuse del “ki vi paka” tanto care a Bessone vengono respinte al mittente. Si è trattato di un incontro tra persone, al di fuori di ogni logica di profitto. Una buona azione fatta da privati cittadini.

Cari visitatori della nostra pagina fb, in qualità di responsabile della pubblicazione di una foto che in mezza giornata ha girato tutta l’Italia, mi sento in dovere di intervenire per fare chiarezza su questo episodio che ha suscitato tanto scalpore e indignazione soprattutto tra coloro che non si sono presi il tempo di leggere le spiegazioni già esposte, o di dare un’occhiata più approfondita alla nostra stessa pagina, e che hanno preferito sparare nel mucchio senza nemmeno conoscere i fatti.
Facebook per noi è quello che per una nave è il diario di bordo… ogni giorno rendiamo noti ai nostri 500 amici gli eventi salienti che caratterizzano le nostre giornate…. Meteo, situazione neve, nuovi corsi, qualche barzelletta, gare, e l’evento di un sabato pomeriggio di bassa stagione era appunto il primo contatto con i profughi alloggiati nella ex caserma di Prati di Vizze. Una semplice documentazione tra amici è stata maliziosamente trasformata in una accanita brama di notorietà, una ricerca di pubblicità da parte di una scuola di sci sconosciuta, sperduta in mezzo alle Alpi. Ebbene no signori, non abbiamo bisogno di questo tipo di pubblicità… La pubblicità ce la facciamo con il nostro lavoro… uno dei lavori più belli al mondo… perché abbiamo la possibilità di portare il sorriso sulle labbra delle persone…la gioia e indimenticabili emozioni nel mezzo di paesaggi alpini incontaminati. Forse proprio perché viviamo in tale fiabesca realtà, mai e poi mai ci saremmo aspettati simili cattiverie, indegne di una società civile. Noi siamo una scuola dello sport… insegniamo lo sci… e in determinati casi, come già esposto, anche gratuitamente… Nel mese di dicembre, il primo sabato di apertura degli impianti organizziamo il “kids snow day”, 25 maestri insegnano gratuitamente lo sci a tutti i bambini che si presentano sulle nostre piste. Valligiani e non, sono tutti benvenuti! Teniamo ulteriori corsi gratuiti in occasione delle “Giornate della sicurezza sulle piste” per chiunque sia interessato… Insegniamo lo sci a TUTTI … bambini, adulti, anziani, americani inglesi o africani, di qualsiasi religione o nazionalità, cultura e anche ideologia politica… La politica non ci interessa… la facciamo fare agli altri… e abbiamo avuto modo di constatare nei vari commenti che politicamente siamo proprio degnamente rappresentati…
Si signori… abbiamo peccato… metteteci in croce… sabato pomeriggio due dei nostri maestri hanno giocato e si sono divertiti, e non a pagamento, con otto profughi, hanno conosciuto le loro realtà e le loro situazioni di vita… e hanno portato il sorriso sulle loro labbra. Possiamo rassicurarvi che nessuno ha pagato il loro skipass, perché più che qualche scivolata con il sedere per terra non sono riusciti a farla… E gli indumenti necessari provenivano dalla raccolta della Caritas.
Provate una volta nella vostra vita a regalare una gioia al prossimo invece di spargere zizzania, provate a regalare un sorriso… vedrete il mondo pieno di nuovi colori…
Cordiali saluti
Maestro di sci Bruno Brandelli amministratore della pagina fb scuola sci di Colle Isarco.

Questo succedeva il 17 gennaio. Questa mattina Bessone si sveglia e decide che è ora di chiedere parità di trattamento anche per gli italiani. Lezioni di sci gratis per tutti. Peccato che la scuola di sci già avesse detto che in alcune occasioni i maestri insegnano gratuitamente a sciare a tutti i bambini che si presentano sulle piste. Ma per saperlo bisogna saper leggere, evidentemente. Divertente poi che sia un esponente di un partito che fa della discriminazione in base alla provenienza e al colore della pelle (ma non solo, ricordate i terroni? ricordate le ruspe sui campi Rom?) la sua ragion d’essere richiamarsi a principi di eguaglianza che per primi hanno sempre calpestato.

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Almeno scrivere in italiano, se si vuole passare per italiani (protip: ebbrezza)

Chissà se la Lega Nord del Trentino Alto Adige si adopererà allo stesso modo per regalare lezioni di sci ai poveri della Regione. Stando a quanto dice Bessone le liste degli indigenti della Caritas le hanno, quindi in quanto partito politico che ha cuore il bene della gente dovrebbero adoperarsi per far felici le persone. Giusto?

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