Il solito complotto comunista contro Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-13

Tito Boeri sarebbe al centro di un complotto orchestrato da Prodi, D’Alema e Letta per sostituire il premier a Palazzo Chigi. E lui vorrebbe prendere il posto di Juncker. La fantasia al potere nei giornali italiani

article-post

Il Giornale di oggi ci fa sapere che il Foglio ieri ha scoperto un complotto orchestrato da Prodi, D’Alema e Letta per cacciare Matteo Renzi da Palazzo Chigi e infilarci Tito Boeri. Già che c’è, Adalberto Signore aggiunge che un complotto c’è anche a Roma, dove la candidatura di Morassut contro Giachetti sarebbe appoggiata dai soliti comunisti: l’aveva scritto ieri Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera.

Tito Boeri e il solito complotto comunista contro Renzi

In Italia i complotti sono talmente all’ordine del giorno che tre giornali riescono a scoprirne due nell’arco di 24 ore. Non solo: quello che i giornali stampano sulla carta viene anticipato addirittura su Twitter (ma non pensate, no, che i giornali a corto di fonti attendibili si affidino a quello che dice uno su Twitter):
renzi boeri
E ripetuto su Radio Padania, dove però almeno non si chiamano in causa i comunisti e l’analisi è molto diversa:

Adalberto Signore però sul Giornale scavalca tutti a sinistra e immagina che Renzi voglia fare il presidente della Commissione Europea (bum):

Che, non a caso, racconta chi è di casa a Palazzo Chigi e molto vicino al leader del Pd, starebbe già ragionando su cosa fare da grande. Dietro agli affondi all’Europa e i botta e risposta con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, infatti, potrebbe esserci la volontà di prepararsi il terreno per un’eventuale corsa proprio alla sua successione. È uno scenario a lungo termine,perché il mandato di Juncker scade nel 2019. Ma che torna non solo con la scelta di attaccare frontalmente la Merkel, che dal versante Ppe ambirebbe anche lei a quella poltrona, ma pure con una proposta lanciata qualche giorno fa dallo stesso Renzi. Quella di fare delle primarie del Pse per scegliere il prossimo candidato alla presidenza della Commissione Ue.

Una conferma: in Italia la situazione è disperata, ma non seria.

Potrebbe interessarti anche