Il politico che augura un tumore a Beppe Grillo

di dipocheparole

Pubblicato il 2015-05-11

Nelle more della polemica nata dalle dichiarazioni di Beppe Grillo sulla mammografia e su Veronesi spicca oggi Antonio Borghesi. Ex capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera dei Deputati, Borghesi scrive sul suo blog un post nel quale augura a Beppe Grillo un tumore «così eviterebbe di dire stronzate». Borghesi scrive di essere malato di tumore e …

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Nelle more della polemica nata dalle dichiarazioni di Beppe Grillo sulla mammografia e su Veronesi spicca oggi Antonio Borghesi. Ex capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera dei Deputati, Borghesi scrive sul suo blog un post nel quale augura a Beppe Grillo un tumore «così eviterebbe di dire stronzate». Borghesi scrive di essere malato di tumore e dedica il post alle persone (i medici) che gli hanno prolungato la vita:
beppe grillo tumore antonio borghesi
E scrive:

Egregio Signor Grillo
Chi Le scrive e’ un malato di tumore,”cliente” di quel Veronesi, affarista, che fonderebbe la sua fortuna sui malcapitati come il sottoscritto.
Sono in politica da abbastanza anni per riconoscere la demagogia al suo primo vagito, ma non abbastanza per compatire la imbecillaggine al suo punto di morte. La vostra credibilità versa infatti in uno stato di coma da mesi, da quando siete stati costretti a mettere i fatti al posto delle parole; ed in questo caso non e’ servita alcuna prevenzione né diagnosi precoce per evitare questa agonia in cui soffoca un movimento nato per rivoluzionare le istituzioni e finito per ridicolizzare la rivoluzione.
Non sarò certo io a difendere l’impresa del professor Veronesi, ma sento l’obbligo morale di testimoniarne la distanza concettuale prima che etica dalla mirabolante battuta con cui Lei ha pensato questa volta di fare audience; audience, non consenso. E’ accanimento terapeutico mero il sarcasmo, delirante e patetico, per suscitare qualche reazione vitale da un corpo politico ormai assuefatto a qualsiasi oppiacea strampaleria.
Se le scie chimiche ci avevano divertito, come i microchip e tutti i complotti vari, la compulsione allo scandalo ed il dileggio delle autorità ci hanno infastidito: la mancata concretezza delle proposte, unitamente all’inconsistenza delle prospettive, avrà pure finanziato il microcredito delle aziende che Casaleggio vorrà consorziare grazie al giroconto della vostra casta, ma al contribuente italiano e’ costato un governo Letta più un governo Renzi, per un totale di … % di pressione fiscale aggiuntiva.
Ci sono invece studi solidi e ricerche ostinate che impiegano soldi pubblici in progetti internazionali, in centri di cura, in formazione all’avanguardia. I soldi pubblici poi allarmano su rischi mortali, informano su come evitarli, ed infine motivano la forza di vivere.
Infine i soldi pubblici pagano diagnosi precoci a tutti, curano malattie incurabili a tutti, e aiutano a morire con dignità. Tutti. Non gli amici a 5 Stelle.
A questo servono i soldi “del professore Veronesi” e “dello IEO”: a darmi per il momento quell’anno di vita che nessuno mi dava, che a Lei serve per imbrogliare la vita, a me per accettare la morte.
Che temo, che non voglio, che combatto grazie a quei raggi che hanno fatto “la ricchezza” di chi combatte al mio fianco.
Lei e i suoi determinati combattenti a cosa servite invece, se non a sbraitare fiumi di parole che arricchiscono solo una nuova casta, quella dell’antipolitica?

 

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