Il piano Juncker e l'Italia

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-27

I progetti di Telecom Italia, Trenitalia, Grimaldi e Arvedi ottengono i finanziamenti Ue. Si attendevano dal novembre 2014

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Ventinove iniziative, tra accordi di finanziamento e progetti infrastrutturali, in poco più di un anno per 1,7 miliardi di risorse, consentono all’Italia di guidare la classifica dei Paesi beneficiari del Piano Juncker. E’ quanto rivela il report della Commissione europea, riportato sul sito del Mef, contenente gli ultimi dati sul Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), strumento di garanzia che estende l’operatività della Bei ai fini di attuazione dell’iniziativa europea. Considerando l'”effetto leva”, potranno essere attivati investimenti pari a circa 12 miliardi.

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Il piano Juncker e l’Italia (Corriere della Sera, 27 marzo 2016)

Nel dettaglio, nell’ambito della “Finestra PMI” sono state approvate 21 operazioni per 318 milioni di euro, a beneficio di oltre 44.000 imprese, secondo le attese, mobilitando un totale di oltre 7 miliardi di euro di investimenti. L’intervento si concretizza in accordi di finanziamento, stipulati tra il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e le banche, che erogheranno nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Alle 21 intese si aggiungono otto progetti nel ramo “Infrastrutture e Innovazione”, che hanno ottenuto finanziamenti per 1,4 miliardi di euro, per un investimento totale di 4,8 miliardi di euro. Secondo le stime, questi ultimi attiveranno oltre 3.200 nuovi posti di lavoro. Le iniziative coprono settori diversi: infrastrutture di trasporto e telecomunicazione (strade, ferrovie, banda larga), efficienza energetica con maggior tutela ambientale, innovazione e industria (bioplastica e tecnologie). Tra le principali operazioni già approvate c’è quella sull’acciaio con il “Programma di modernizzazione Arvedi” che prevede un finanziamento della Bei attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) da 100 milioni di euro per un investimento complessivo stimato di 227 milioni. Varato anche il piano per lo sviluppo delle rete ferroviaria di connessione tra le maggiori città italiane, mentre sono in attesa del via libera definitivo progetti per l’efficienza energetica, a partire dalla modernizzazione di un impianto fino ai cosiddetti contatori del gas intelligenti, e quello per l’ampliamento di autostrade.

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