Il MoVimento 5 Stelle si spezza ad Assemini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-06-22

Tre consigliere denunciano il sindaco e vengono espulse. Ora la maggioranza di Mario Puddu è in bilico

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Era stato celebrato come una grande vittoria un anno fa. Oggi ad Assemini però il MoVimento 5 Stelle è arrivato alle denunce. Mario Puddu fino a qualche tempo fa era idolatrato come grillino doc. Eppure le tre consigliere grilline elette al suo fianco -Irene Piras, Rita Piano e Stefania Frau- si sono rivolte alla Procura denunciando Puddu. Salvo poi vedersi recapitare due mail dallo staff di Beppe Grillo in cui venivano sospese prima ed espulse poi. L’accusa mossa contro il sindaco grillino “è di aver messo in piedi – spiega all’Adnkronos Piano – una sorta di ‘governo ombra’ in evidente conflitto d’interessi”.
 
IL MOVIMENTO 5 STELLE SI SPEZZA AD ASSEMINI
Le tre consigliere sono state prima sospese e poi espulse. Con il risultato che adesso la maggioranza è sopra per un solo consigliere, e la giunta rischia di cadere. Intanto il Comitato civico ‘Viva Assemini‘ chiede un passo indietro del sindaco, visto che i numeri “risicati – si legge nella nota emessa dal Comitato cittadino – minano ulteriormente la stabilità della maggioranza e compromettono l’azione di governo”. Il braccio di ferro va avanti anche tra lo staff 5 Stelle e le tre consigliere espulse. “Le nostre denunce – accusa oggi Piano – sono state ignorate deliberatamente, ridotte a meri litigi interni. Eppure la situazione è gravissima, noi abbiamo avvisato anche lo staff di Grillo prima di denunciare il sindaco. I 5 Stelle chiedono ai cittadini di denunciare le irregolarità riscontrate nei Comuni in modo anonimo, ora abbiamo capito il perché: se ci metti la faccia ti buttano fuori, volevano tre consigliere come tre scimmiette, ovvero non vedo, non parlo e non sento. Ma se credevamo nel Movimento era proprio per cambiare il sistema, non per diventarne parte integrante. Il male lo denunci anche se lo hai in casa tua”.
 
LA STRANA ESPULSIONE
Secondo Piano, anche l’espulsione dal M5S ha avuto una tempistica sospetta. “Dal giorno della sospensione è trascorso un mese – dice – tempi lunghi senza precedenti. Hanno atteso che si concludessero le elezioni amministrative per evitare che la nostra vicenda gettasse ombre sul Movimento”. In cui oggi Piano e le altre consigliere assicurano di non credere più. “Ci siamo rese conto sulla nostra pelle – dice la consigliera – che il M5S è marcio più degli altri partiti e che l’uno vale uno è solo uno slogan per riempirsi la bocca, una mera illusione”. Ma per Piano e colleghe non finisce qui. “Un paio di giorni fa – spiega la consigliera – abbiamo presentato un altro esposto per denunciare le ingerenze del sindaco sulle nostre attività. Non ci fanno vedere gli atti e ci negano le informative”.

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