Il caso di Greta e Vanessa: l'ispettore Lilin indaga

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-28

L’indagine dell’esperto di antiterrorismo Nicolai Lilin sulla vicenda di Vanessa Marzullo terrorista dell’ISIS è finalmente arrivata ad una svolta

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Che agli italiani Greta e Vanessa non stessero proprio simpatiche lo avevamo già capito, e la loro liberazione non ha certo placato gli animi del Popolo della Rete. Ora che le due ragazze sono tornate a casa il popolo italiano (quello che non si fa prendere in giro dai politici e dai masse media ma solo dai furbacchioni che hanno una pagina Facebook) ha messo in moto la macchina del fango e spala merda a tutto andare. L’ultimo esempio è una foto che secondo chi la diffonde ritrae Vanessa Marzullo impegnata a combattere con l’ISIS (invece che a portare aiuti). Vergogna’ (sic).
 

VERGOGNAAAAAAHHHHHHHHHRG
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TI STAI SBAGLIANDO CHI HAI VISTO NON È, NON È VANESSA
Il caso è stato subito passato al più grande esperto di antiterrorismo (e di fucili) dell’Interwebs italico: lo scrittore Nicolai Lilin che ha subito postato la foto sulla sua pagina e ha chiesto aiuto ai suoi venticinque lettori per riuscire ad andare in fondo a questa brutta storia di ragazze e terrorismo:
 
nicolai linin detective
Scrive il buon Nicolai sulla suo diario:

Cari amici, purtroppo ho seguito in modo poco approfondito il caso delle due italiane rapite in Siria, però oggi uno dei miei lettori ha posto alla mia attenzione questa foto. Vorrei chiedere a chi ha seguito questa storia se può consigliarmi qualche fonte attendibile per capire come è andata. Mi sembra inverosimile che il governo italiano sia talmente male informato da pagare 12 milioni per riscattare delle persone che si sono macchiate di crimini di terrorismo. Per favore, aiutatemi a farmi un’idea su questo argomento. Grazie!

Naturalmente è sufficiente cercare l’immagine su Google Images (uno degli strumenti di indagine più usati dagli esperti di antiterrorismo assieme a Facebook) per capire che si tratta di una ragazza curda che combatte l’ISIS. Ma anche senza Google ci si arriva abbastanza rapidamente che la foto non è di una combattente dell’ISIS, e sapete perché? Perché quei simpaticoni di Daesh hanno questa peculiarità: sono musulmani molto molto integralisti, e le donne generalmente le mandano in giro col burqa e non a capo scoperto. Questo in ogni caso è quello che viene fuori da una ricerca su Google:


Ma facciamo finta per qualche istante che la storia sia vera, che sia veramente Vanessa quella con il fucile in spalla. Lilin non era quello che racconta di aver prestato servizio militare in Cecenia? E va a fare la verginella se una tipa “si macchia di crimini di terrorismo”? Oppure è semplicemente un classico caso di invidia del fucile? In ogni caso aiutate il povero Nicolai a farsi un’idea su questo argomento perché non ci dorme la notte.
 

Nicolai Linin nel suo Laboaratuar Kolima mentre analizza immagini
Nicolai Lilin nel suo Laboratuar Kolima mentre analizza immagini

MI CHIAMO LILIN, RISOLVO PROBLEMI
Qualche minuto fa Nicolai, dopo essere stato sfottuto da centinaia di persone ha fatto un altro post in cui ci comunica che ha scoperto la verità!

Amici! Ieri ho caricato la foto che ritrae una persona che somiglia a una delle italiane rapite di recente in Siria, Vanessa Marzullo, che imbraccia un’arma. Sulla foto sono scritti alcuni slogan di indignazione per il fatto che il nostro governo ha pagato un riscatto per la liberazione di una persona legata ai terroristi. La persona che ha mandato questa foto è un mio lettore che ha chiesto il mio parere perché secondo lui si tratta di un fake. Ho analizzato la foto e ho capito che si tratta di una foto vera, non ritoccata da photoshop, quindi, dato che non ho contatti con nessuno che ha seguito la situazione delle due ragazze, mi sono permesso di condividere la foto con voi, su questa pagina, chiedendo il vostro parere e il vostro aiuto per scoprire se esistono fonti alternative a quelle che si trovano già in rete, per trovare la verità. Alla fine diversi amici mi hanno mandato dei link interessanti e ho scoperto che la foto è di una combattente curda che è stata strumentalizzata da qualcuno per incolpare Vanessa Marzullo di terrorismo. Pubblico entrambe le foto qui sotto, così potete vedere da dove proviene la foto originale che, ripeto, ritrae una combattente curda e non Vanessa Marzullo. Purtroppo, con rammarico, ho scoperto che diverse persone hanno commentato il mio post esprimendosi con volgarità e maleducazione, incolpandomi di aver fatto propaganda di una notizia falsa. Ho capito che loro non hanno letto il mio post, ma hanno giudicato la mia opinione basandosi soltanto sulla foto. Vorrei chiedere a queste persone di lasciare la mia pagina se hanno dubbi nella mia onestà intellettuale. Sono abituato a comunicare scrivendo e leggendo, lo faccio anche qui su Facebook. Per chi non comprende le parole scritte e cerca una comunicazione più semplice consiglio i fumetti di Walt Disney, un livello di lettura più adatto a chi è pronto ad offendere e accusare una persona che sottopone all’attenzione pubblica i propri dubbi e coinvolge nella ricerca di una risposta gli amici e i lettori.

Insomma raga, lui la foto la aveva “analizzata” aveva capito che non era un’immagine photoshoppata ma non aveva i “contatti” per scoprire se era una foto vera (ovvero se davvero era Vanessa). Spiace sapere che a Nicolai non funziona il link a Google Images, glielo forniamo noi di NeXt, in amicizia. Nei commenti al post però Nicolai dice di aver appreso notizie “interessanti” che lo hanno portato a scoprire la verità: ad esempio questo link al sito Bufale.net che guardacaso è anche il primo risultato se si cerca l’immagine postata da Lilin su Google Images.
 
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Rimane solo un problema da risolvere, quello delle persone che non hanno capito che Nicolai stava solo raccogliendo del materiale per una denunzia e non sostenendo che quella della foto era davvero Vanessa. Lui infatti è “una persona che sottopone all’attenzione pubblica i propri dubbi e coinvolge nella ricerca di una risposta gli amici e i lettori.” e se non lo capite state attenti perché si porta via il pallone e non gioca più!
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Aggiornamento: a quanto pare l’eroe Lilin non ha preso bene il fatto che “i lettori non capissero”: prima ha cancellato il post in cui chiedeva informazioni “ai suoi contatti” e poi quello in cui spiegava che era stato frainteso. Non contento ha sparato una bordata di post su Ucraina e Donbass per colmare il vuoto lasciato dalla sua figuraccia.
butthurt
 

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