I venti partitini in Parlamento senza voto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-07

Sono riusciti a intrufolarsi dalla porta sul retro e hanno piazzato la loro bandierina, raccogliendo l’adesione di qualche deputato o senatore. L’ultimo arrivato è Corrado Passera

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La Stampa di oggi pubblica un’interessante infografica che riepiloga i venti partitini che si sono formati in Parlamento e oggi hanno una rappresentanza senza essersi presentati alle elezioni del 2013. Marco Bresolin, nell’articolo dedicato, racconta che el nostro Parlamento sono addirittura venti i partiti che nessuno ha votato alle elezioni politiche. Perché non esistevano o comunque perché non si erano presentati con il loro simbolo.

Eppure sono riusciti a intrufolarsi dalla porta sul retro e hanno piazzato la loro bandierina, raccogliendo l’adesione di qualche deputato o senatore (eletti con altri partiti in listini bloccati): parliamo di circa 200 onorevoli, uno su cinque. E con l’Italicum il fenomeno non è destinato a fermarsi, anzi. Alle elezioni saranno tutti uniti sotto lo stesso partito (visto che non sarà possibile formare coalizioni), ma pronti a spaccarsi in decine di gruppi una volta in Parlamento. L’ultimo arrivato è Italia Unica, il movimento di Corrado Passera.
L’ex ministro di Monti ha deciso di tentare la sfida elettorale, candidandosi sindaco a Milano. Intanto, però, ha messo un piede alla Camera. Anzi, due piedi: quelli di Guglielmo Vaccaro, che era stato eletto con il Pd. Ora si è alleato con i colleghi di Idea, che sta per Identità e Azione, formazione guidata da Gaetano Quagliariello: ha solo dieci giorni di vita e già sette parlamentari. Provengono quasi tutti da Area Popolare, creatura politica che ha visto la luce proprio in Parlamento dalla fusione di Udc e Ncd.

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