I soldi pubblici alla radio che era del deputato M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-27

Un classico conflitto d’interesse per Alfonso Ciampolillo

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Alfonso Ciampolillo è un militante storico del MoVimento 5 Stelle, candidato sindaco a Bari prima ancora di diventare nel 2013 senatore della Repubblica. Ed è stato anche proprietario di un network di tre radio locali pugliesi. Radio Alta, Bari Radio Uno, Radio Terlizzi Stereo. Musica e impegno: il consiglio comunale di Rutigliano gli affida il bando per la trasmissione delle dirette del consiglio comunale. La Stampa racconta che Campolillo è diventato a Palazzo Madama membro sia della commissione trasporti che di quella di vigilanza dei servizi radiotelevisivi e l’anno scorso ha ceduto la radio. A sua madre:

Conflitto d’interessi? «Assolutamente no, io sono un dipendente Telecom, quello delle radio è solo un hobby», replica lui. È così, lavora nel colosso delle telecomunicazione dal 1999 e lì svolge l’attività sindacale nell’Ugl, incarico che lascerà all’inizio del 2013 prima di entrare in Parlamento. I sindacati. Quelli «vecchi edunque da eliminare». Parola di Grillo. Inoltre le tre radio diCiampolillo accedono agli odiatissimi finanziamenti pubblici e pagano l’energia elettrica a un prezzo minorato. Lui risponde serafico: «Lo so che nel M5S siamo per eliminarli, ma o li togliamo tutti o, se uno li prende, allora anche gli altri li devono prendere. Altrimenti non lavoreremmo a condizioni di mercato».

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