I soldi di Putin ai partiti di destra europei

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-01-17

Il Telegraph: le agenzie di intelligence statunitensi si apprestano a lanciare una capillare indagine sulle modalità con cui il Cremlino “sta infiltrando i partiti politici” in Europa. Tra le formazioni considerate destinatarie dei “fondi clandestini” dalla Russia, secondo il quotidiano, ci potrebbe essere anche la Lega Nord

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Le agenzie di intelligence statunitensi si apprestano a lanciare una capillare indagine sulle modalità con cui il Cremlino “sta infiltrando i partiti politici” in Europa: lo sostiene il Telegraph, secondo cui tra le formazioni considerate destinatarie dei “fondi clandestini” dalla Russia ci potrebbe essere anche la Lega Nord. Il sito del quotidiano britannico rivela che James Clapper, direttore della National Intelligence, ha ricevuto incarico dal congresso di realizzare “una vasta verifica” sul denaro che Mosca avrebbe inviato a partiti europei negli ultimi 10 anni. L’iniziativa “riflette la crescente preoccupazione a Washington sulla determinazione di Mosca nello sfruttare le divisioni europee in modo da minare la Nato, bloccare i programmi di difesa missilistica e revocare le sanzioni economiche imposte dopo l’annessione della Crimea”. Fonti del governo britannico, continua il quotidiano, hanno ammesso di temere sempre più “una nuova guerra fredda” in Europa e di implicazioni molto più serie di quanto prima si pensasse. “Vediamo allarmanti prove degli sforzi russi di rompere il tessuto dell’unità europea su tutta una serie di questioni strategiche di vitale importanza”, hanno detto le fonti. “E’ un gioco intelligente. Ci sono regole non scritte tra Stati e queste sono chiaramente violate da parte russa”.

I soldi di Putin ai partiti di destra europei

Secondo un dossier sulle “attività di influenza” visionato dal Sunday Telegraph, i “punti di ingresso” usati dagli agenti russi sono Francia, Olanda, Ungheria, Austria e Repubblica ceca. L’intenzione americana è di verificare se i servizi di sicurezza stanno finanziando partiti e organizzazioni non governative con l’obiettivo di “minare la coesione politica” sul continente europeo riguardo la Nato e le fonti energetiche in particolare. Il quotidiano, che precisa di non avere ottenuto nomi specifici di partiti, cita che probabilmente nella lista americana ci sono il partito di estrema destra ungherese Jobbik, Alba Dorata in Grecia e la Lega Nord. Oltre al Front National di Marine Le Pen, che ha ottenuto da una banca di Mosca nove milioni di euro. Altri casi di collegamenti sarebbero allo studio nel caso dell’Austria, dove si indaga sulla visita di parlamentari austriaci in Crimea all’epoca del referendum. Un’altra occasione di influenza della politica russa in Europa potrebbe costituirsi in occasione del referendum in programma in Olanda nell’aprile prossimo sulle relazioni dell’UE con l’Ucraina. Secondo le fonti del Telegraph gli argomenti utilizzati a sostegno del referendum assomigliano alle tecniche di propaganda russa. Anche in Gran Bretagna è in ascesa il desiderio di influenzare la politica da parte russa: il Cremlino avrebbe messo gli occhi sul prossimo referendum sull’Unione Europea e sull’elezione di Jeremy Corbyn a leader del Labour come due potenziali occasioni per indebolire l’Europa.

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