I soldati USA messi in quarantena a Vicenza per Ebola

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-10-28

A Vicenza sono rientrati i primi 12 militari americani che hanno prestato servizio in Liberia, e su Internet si scatenano la rabbia e la disperazione dei veneti

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La notizia è questa: l’esercito USA ha deciso di mettere in quarantena per 21 giorni (ovvero il periodo necessario ad Ebola per manifestare i primi sintomi) i soldati che hanno prestato servizio in Liberia durante l’epidemia di febbre emorragica. I soldati americani non hanno avuto alcun contatto con i malati di Ebola dal momento che il loro compito era fornire assistenza logistica ma per precauzione vengono tenuti in isolamento all’interno della base. Una procedura che verrà seguita al rientro per tutti i 3.000 militari che Obama ha deciso di inviare in Africa occidentale. La base dove sono arrivati i 12 militari dalla Liberia però è quella Vicenza e quindi i soliti esperti di malattie infettive, politica internazionale o semplicemente leghisti hanno avuto ieri un motivo in più per sfogarsi sulla tastiera.
 
VICENZA E LA BASE USA
Va ricordato che il rapporto tra Vicenza e la base USA non è certo dei migliori. Sono anni che un movimento di cittadini denominatosi “NO DAL MOLIN” contesta con azioni di protesta pacifica e non violenta l’allargamento della base. Il movimento ha giocato un ruolo molto importante anche all’interno del dibattito sulle servitù militari USA in territorio italiano. Bisogna tenere presente che a Vicenza ci sono attualmente ben due basi militari (Ederle e Dal Molin) americane per un totale complessivo di 12.000 militari (Vicenza ha 113.000 abitanti). Al problema del consumo del territorio e dell’arroganza del potere americano si aggiungono anche i comportamenti non certo impeccabili tenuti dai militari in libera uscita. È di quest’estate il caso di due marines arrestati per aver violentato e picchiato una prostituta al sesto mese di gravidanza, probabilmente causando seri danni anche al nascituro. Come riassume un articolo di Leonardo Bianchi su Vice questo è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza che hanno visto come protagonisti militari USA di stanza a Vicenza. Inoltre va aggiunto che il sindaco di Vicenza, Achille Variati è del PD. Il ritorno dei soldati americani dalla Liberia ha quindi prevedibilmente scatenato le critiche di tutti, e per le ragioni più diverse.
 
LE REAZIONI SU INTERNET
Il Centro Sociale Bocciodromo ha pubblicato una nota in cui stigmatizza il comportamento della Lega e del Sindaco di Vicenza. Nella nota possiamo leggere una critica ad alcuni provvedimenti presi dal Sindaco (leghista) di Padova Massimo Bitonci, la famosa “ordinanza anti-Ebola”:

Il sindaco leghista di Padova, Bitonci, ha emanato un’ordinanza che vieta la dimora anche temporanea alle persone provenienti dall’area africana che non sono in possesso di un certificato di buona salute. Si tratta di un provvedimento illegale, perché lede alcuni principi della Costituzione, pericoloso e dannoso in quanto crea allarmismo e giustifica episodi di razzismo e xenofobia sempre più frequenti in tutta Italia.

E fanno notare il doppio standard adottato dai leghisti (almeno dagli esponenti politici perché come vedremo la base è di tutt’altra idea) nei confronti dei militari USA:

Dall’altra parte invece, la Lega e le destre non hanno preso nessuna posizione contro il fatto che i militari americani sarebbero partiti verso il centro del focolaio di ebola, e che sarebbero tornati direttamente a Vicenza senza nessun tipo di quarantena, inizialmente prevista dalle autorità americane.

DA FUQ? Che senso ha metterli in quarantena in Liberia? Non sarebbero isolati dal virus. Ad ogni modo è vero, i leghisti non hanno battuto ciglio, del resto si sa che sono da sempre sostenitori del Dal Molin e non hanno mai avuto nulla da ridire nei confronti degli americani padroni a casa dei leghisti. Dal canto suo anche il Sindaco di Vicenza è colpevole:

Il sindaco Variati, invece, è sicuro dell’ottima salute dei militari e ringrazia gli statunitensi per aver adottato misure severe. D’altronde deve salvare l’immagine di Vicenza e non mettere a rischio il fiorente turismo cittadino.

Oppure semplicemente non ha senso diffondere il panico inutilmente, ma vabbè ognuno tira acqua al suo Dal Molin. Ho provato a vedere se la Lega Nord di Vicenza avesse rilasciato qualche dichiarazione ma pare siano impegnati a organizzare gli stati generali e a condividere i post di Matteo Salvini per la manifestazione del 18 “Fermiamo l’invasione”. OH, THE IRONY.
 

La reazione dei commentatori in un'immagine
La reazione dei commentatori in un’immagine

 
I COMMENTI AI GIORNALI 
I commenti ai quotidiani locali (Giornale di Vicenza e Mattino di Padova) danno sempre grandi soddisfazioni perché sono in grande sfogatoio della politica sul territorio, dove tutti i commentatori/militanti/opinionisti si conoscono e si insultano per nome senza troppi complimenti. Cominciamo con i saluti di benvenuto (i soldati che sparano alle malattie sono un must):
 
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Iniziano le battutine sui leghisti che hanno calato le braghe:
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Ma non tardano ad arrivare le frecciatine a Variati e anche agli ospedali del Sud, tanto per gradire, TUTTI A CASA:
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Ah, tu quoque Variati:
 
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I soliti italiani che si fanno sempre fregare dai potenti di turno, signora mia dove andremo a finire?
 
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A Padova non hanno di questi problemi perché l’ordinanza anti-ebola li protegge dal contagio:
 
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In America non c’è il PD, per cui ci tocca accollarci tutte le disgrazie del mondo. GRAZIE RENZI!11
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Poteva mancare il razzismo più becero? No
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Concludiamo con un sobrio titolo della Tribuna di Treviso che preannuncia il disastro (in Redazione è finito il Prosecco):
Eh, poi sono i commentatori che sono ignoranti..
Eh, poi sono i commentatori che sono ignoranti..


 
Foto copertina US Army Africa via Flickr.com

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