I Nobraino e le battutone sui migranti morti

di dipocheparole

Pubblicato il 2015-04-20

Ci sono musicisti che sono davvero sprecati a fare i musicisti. Prendete ad esempio (con le pinze, eh, ‘ché rischiate di sporcarvi) i Nobraino. Sulla loro pagina Facebook aggregano la notizia dei 700 migranti morti ieri e la condiscono con questo commento da finissimi e intelligentissimi umoristi.   Non solo: i momenti di grandissimo umorismo …

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Ci sono musicisti che sono davvero sprecati a fare i musicisti. Prendete ad esempio (con le pinze, eh, ‘ché rischiate di sporcarvi) i Nobraino. Sulla loro pagina Facebook aggregano la notizia dei 700 migranti morti ieri e la condiscono con questo commento da finissimi e intelligentissimi umoristi.
nobraino 1
 
Non solo: i momenti di grandissimo umorismo si perpetuano nei commenti, ove c’è chi dà sfogo alle sue grandi capacità:
NOBRAINO 2
 
Ovviamente nei commenti c’è chi fa loro notare l’ovvio, e allora eccoli a dimostrare, insieme all’intelligentissimo umorismo, anche un coraggio davvero fuori dal comune, modificando il post dopo qualche ora ma senza scrivere una riga di scuse per l’enorme cazzata fatta:
nobraino 3
 
 
E scatenando la reazione nei commenti:
nobraino 4
Non solo: nel frattempo i Nobraino, oltre che finissimi umoristi, riescono anche a guadagnarsi l’addio al concerto del primo maggio a Taranto, visto il tweet (e il commento lasciato sulla pagina) dal direttore artistico Roy Paci. Ma si sa, i geni dell’umorismo sono di solito incompresi. E pensare che per la giornata stavano preparando un numero con le fiale puzzolenti e la cingomma nei capelli!1!
nobraino 5
E insomma, i fini umoristi hanno colpito nel segno. Ma non è un peccato continuare questa cosa della musica?
Edit: I Nobraino si scusano per la battutona:
nobraino 2
 
Edit2: arrivano, dal sito internet della band, le scuse dell’autore del post, Néstor Fabbri:

In questi anni di studi, di attivismo e di impegno artistico ho passato tanto tempo a contatto con le storie e le vite dei migranti che transitano per il Mar Mediterraneo. Tanta era la rabbia nel dover assistere impotente ad ingiustizie, tragedie ed impunite violazioni dei diritti fondamentali, che ho iniziato a sviluppare una forma estrema di autodifesa, consistente nell’opporre al pericolo dell’inefficacia sociale un nucleo irriducibile di sopravvivenza basato sulla sfrontatezza. Mi sono rifugiato perciò dietro le vesti di un eccentrico barbagianni, provocatore testardo, beffeggiatore distanziato e distanziante che ogni cosa brutalizza.
Il mimetismo è diventato la mia strategia: quanto più ci si dissimula sotto i valori e gli ideali opposti, tanto più si ha la possibilità di vincere. Il criterio della forza, dice Nietzsche, è riuscire a vivere sotto il dominio dei valori contrari e volerli sempre di nuovo. Zarathustra è Zelig!
Il mio imperdonabile errore è di non essere stato retoricamente capace di indirizzare la sfrontatezza contro i reali responsabili del massacro: gli autori delle politiche migratorie europee. Finendo così per offendere associazioni, militanti e liberi cittadini pensanti che mettono la loro vita a disposizione dei più deboli.
Per questo motivo porgo a tutte le persone turbate ed addolorate dall’infelice esternazione di ieri le mie più umili scuse.

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