Il risultato delle lotte per i diritti dei gay negli USA

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-07

Negli Stati Uniti in 36 stati (su 51) le coppie omosessuali possono sposarsi. E così accade in altre parti del mondo, tranne in Italia

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A cosa sono serviti decenni di lotte per i diritti della comunità LGBT americana? Ce lo ricorda un’immagine postata su Twitter da Carlos Maza editor per Media Matters for America e attivista per i diritti degli omosessuali. Nella foto Maza mette a confronto due prime pagine del Miami Herald, una degli anni Settanta dopo la bocciatura di una proposta di legge per i diritti dei gay, la seconda è la prima dello stesso giornale 38 anni dopo con l’annuncio che anche la Florida consentirà i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Una buona occasione per fare il punto della situazione negli Stati Uniti.

Prime pagine a confronto: a sinistra una prima del Miami Herald del 1977, a destra il 2014 (fonte: Twitter.com)
Prime pagine a confronto: a sinistra una prima del Miami Herald del 1977, a destra il 2014 (fonte: Twitter.com)

 
I MATRIMONI GAY NEGLI STATI UNITI
La Florida è il trentaseiesimo stato degli USA (più il District of Columbia) ad approvare una legge che consente il matrimonio tra omosessuali. Sono ormai dieci anni che è possibile per i gay convolare a giuste nozze negli Stati Uniti, dal momento che primo stato a consentire il same sex marriage è stato il Massachusetts nel 2004. Come Spiega Vox il Governo federale riconosce la validità dei matrimoni contratti negli stati dove è consentito sposarsi a persone dello stesso sesso. Questo significa che una coppia omosessuale sposata ha, per il Governo federale, accesso agli stessi diritti garantiti alle coppie eterosessuali in tema ad esempio di dichiarazione dei redditi, assetto ereditario, assistenza sanitaria con Medicaid e partire da quest’anno anche alla copertura sanitaria fornita da Healthcare.gov alle famiglie. Dal momento che una coppia può sposarsi anche in uno stato diverso da quello di residenza (se non sono legali) e vedervi comunque riconosciuti i propri diritti federali. Purtroppo però solo quelli perché uno stato non è obbligato a riconoscere la famiglia omosessuale anche se legalmente unita dal vincolo del matrimonio contratto in un altro stato. Questo è un aspetto sul quale il dibattito ancora molto acceso perché il matrimonio gay non è una moda o un fatto di costume ma la richiesta di poter godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
Gli stati dove è stata approvata una legge che consente i matrimoni tra persone dello stesso sesso (Fonte: Vox.com)
Gli stati dove è stata approvata una legge che consente i matrimoni tra persone dello stesso sesso (Fonte: Vox.com)

 
PERCHÉ SPOSARSI?
La richiesta avanzata dagli attivisti per i diritti degli omosessuali non è astratta ma basata su aspetti molto concreti come ad esempio la possibilità di poter presentare la dichiarazione dei redditi congiunta, di accedere ai programmi federali o statali di sostegno alle famiglie oppure quelli riguardanti l’assistenza medica e il diritto per il partner di assistere il coniuge. La legge inoltre prevede che in caso di morte di uno dei due il coniuge rimasto in vita possa ereditare le proprietà del defunto senza dover pagare una tassa ulteriore. Ma non finisce qui, alle coppie (sposate) omosessuali vengono estesi anche i diritti garantiti alle coppie eterosessuali dai datori di lavoro ad esempio i permessi per poter assistere il partner in caso di malattia oppure l’accesso all’assicurazione sanitaria per le famiglie fornita dall’azienda. Un altro aspetto interessante è che, come per le coppie eterosessuali, le autorità di polizia non possono obbligare il coniuge a fornire informazioni che potrebbero incriminare il partner.
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DA CHE PARTE STANNO GLI AMERICANI?
A quanto pare in questi ultimi anni si è assistito ad un progressivo cambiamento del panorama culturale (che ha consentito l’approvazione delle leggi) e la maggioranza dei cittadini americani ora è a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Un sondaggio condotto da Gallup mostra infatti che il 55% della popolazione nel 2014 si è espressa in modo favorevole nei confronti del same sex marriage
fonte: Gallup.com
fonte: Gallup.com

Inoltre, anche se i giovani tra i 18 e i 29 anni sono la fascia di popolazione che più sostiene i diritti dei gay (oltre il 78% ritiene che i matrimoni debbano essere consentiti ovunque) è interessante notare come il sostegno ai diritti degli omosessuali sia in crescita anche tra le persone più anziane.
fonte: Gallup.com
fonte: Gallup.com

A cosa è dovuto il cambiamento? Certo, i tempi sono cambiati e le battaglie combattute sono state molte e spesso anche molto dolorose. Probabilmente però non sono state combattute invano, un pezzo del Washington Post mostra come attualmente sette americani su dieci vivano nei 36 stati dove il matrimonio omosessuale è una realtà sancita dalla legge. Anche se è presto per sostenere che il 70% degli americani è a favore dei diritti degli omosessuali e del same sex marriage questo dato denota senza dubbio uno spostamento dell’opinione pubblica per quanto riguarda i diritti dei gay. Forse l’America si sta rivelando meno bigotta e omofoba di certi paesi europei che vantano di aver dato i natali alla cultura occidentale e alla democrazia.
 
CI SONO ALTRI PAESI DOVE GLI OMOSESSUALI POSSONO SPOSARSI?
Nel caso facciate parte delle Sentinelle in Piedi e vogliate organizzare un tour mondiale per mostrare quanto siete indietro rispetto resto del mondo ecco qui una lista dei diciotto paesi dove è consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Fonte: freedomtomarry.org
Fonte: freedomtomarry.org

Foto copertina via Flickr.com

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