I cattolici che ci salvano dalle spiagge del demonio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-07-09

I tradizionalisti cattolici spagnoli vogliono spiagge separate, in Marocco alcuni giovani chiedono alle turiste di non indossare il bikini per rispettare chi fa il Ramadan. È ufficiale, la religione dà alla testa più del caldo

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L’estate è la stagione in cui il demonio incendia il nostro emisfero facendo salire le temperature in modo intollerabile e costringendo noi poveri peccatori a cercare un po’ di refrigerio nei centri commerciali, in coda alle Poste oppure al mare. Ed è proprio lì che Satana ci vuole, tutti intenti e felici nell’arrostire le nostre carni esponendole agli sguardi altrui. Fortunatamente ci sono persone che, consapevoli che la nostra anima è a rischio, hanno iniziato una lotta per salvarla. Signore e Signori ecco a voi i Carlisti spagnoli.
 

Il volantino diffuso dai cattolici tradizionalisti spagnoli (fonte: Facebook.com)
Il volantino diffuso dai cattolici tradizionalisti spagnoli (fonte: Facebook.com)

 
IL PERICOLO VIENE DAL MARE
I Carlisti sono un simpatico gruppo di tradizionalisti Cattolici che combatté al fianco di Franco durante la Guerra Civile spagnola. Nonostante la fine del regime franchista questi mattacchioni (che si battono per il ritorno al trono dei discendenti di Carlo Maria Isidoro di Borbone-Spagna) sono ancora in circolazione. La “nuova” idea è quella di invitare i fedeli a evitare di recarsi nelle spiagge miste e di chiedere l’istituzione di stabilimenti balneari dove i due sessi possano stare separati. Perché l’estate è l’inverno dell’anima, raga, e tutta quella carne in mostra favorisce l’opera del demonio:

Se ha dicho que el veraneo es el invierno de las almas. Es tiempo, ciertamente en que el mundo, el demonio y la carne hacen mayor estrago en las almas. Pero Dios, que nos ha dado tantas bellezas y tantos modos de recreo, tiene derecho a esperar de su criatura racional otra correspondencia, más conforme con la razón y con la fe.

E non sono solo le spiagge a costituire un pericolo, anche le piscine dovrebbero essere separate (ad esclusione di quelle per i bambini). Per i veri credenti piscine infatti sono ancora più rischiose delle spiagge a causa del fatto che lo spazio è molto ridotto e il contatto fisico accidentale è spesso inevitabile. Quando si fa il bagno è sempre opportuno coprirsi subito da capo a piedi non appena si esce dall’acqua, per non creare scandalo. E se proprio ci sono solo spiagge e piscine miste allora forse è meglio non andare al mare (ma attenzione, nemmeno fare il bagno nei fiumi e nei laghi è indicato). Se pensate che queste disposizioni siano il frutto di una mente farneticante sappiate che in realtà sono le Normas de decencia cristiana pubblicate dalla Comisión Episcopal de Ortodoxia y moralidad ovvero dalla Conferenza Episcopale Spagnola nel 1958.

(fonte: http://www.moroccoworldnews.com/)
(fonte: http://www.moroccoworldnews.com/)

È RAMADAN: NIENTE BIKINI
Il sito marocchino Morocco World News riporta la storia di una simile crociata, questa volta però sono i fedeli musulmani che stanno digiunando durante il mese di preghiera di Ramadan a chiedere alle turiste di non usare il bikini sulle spiagge marocchine. Il che è un po’ come chiedere a tutti coloro che non digiunano di non mangiare per rispettare la fede musulmana, cosa che non è assolutamente richiesta o prevista nel Corano. Non è molto chiaro se i giovani che hanno fatto il “blitz” anti-bikini sulle spiagge di Agadir stessero in realtà promuovendo una campagna per il nudismo in spiaggia. In tal caso, continuate così raga.

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