I barconi alla deriva tra la Libia e la Sicilia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-06-06

La nave dei coniugi Catrambone insieme con altri mezzi ha soccorso duemila profughi. Altri barconi sono alla deriva e diverse navi si stanno dirigendo al largo della Libia alla ricerca delle imbarcazioni. Il ministro della Difesa inglese sulla nave Bulmark chiama le altre marine: “E’ necessario che vengano qui ad aiutare”

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La nave della Royal Navy HMS Bulwark sta facendo rotta, assieme ad altre unità europee, verso la Libia “a tutta velocità” per prendere parte a un’operazione di salvataggio di “migliaia” di migranti alla deriva nel Mediterraneo su 14 barconi. Lo riporta SkyNews. A bordo della Bulwark c’è il ministro della Difesa, Michael Fallon.
 
IL BARCONI ALLA DERIVA TRA LA LIBIA E LA SICILIA
Con un’iniziativa senza precedenti, riporta la tv satellitare britannica Sky News, a tutte le navi europee della regione è stato ordinato di raggiungere l’area. L’intelligence ha indicato che fino a quattordici imbarcazioni di migranti sono in mare aperto. Un autorevole funzionario della Marina militare inglese ha invece recentemente dichiarato che fino a mezzo milione di migranti si stanno radunando al confine della Libia per cercare di effettuare il (pericoloso) viaggio verso l’Europa. La nave viaggia a una velocità di quindici nodi l’ora. Uno dei due elicotteri che HMS Bulwark ha a bordo ha notato un’altra nave di migranti e questa potrebbe rappresentare la più grande operazione che Bulwark ha finora interpreso. “E’ necessario – ha detto Fallon parlando dalla Bulwark – che in tempi brevi altre navi da altre marine europee vengano qui ad aiutare. Dobbiamo condividere più informazioni di intelligence, capire chi è responsabile del traffico di esseri umani e come fanno i quattrini e quindi spazzare via le organizzazioni criminali coinvolte”. Fallon ha poi messo in guardia che l’ondata migratoria potrebbe assumere una dimensione colossale “se l’Europa non si mette d’accordo e inizia ad affrontare il problema alla radice”. Londra ha messo ha disposizione di recente la Bulwark per le operazioni di soccorso dei migranti nel Mediterraneo, ma il governo Cameron ha ripetutamente sottolineato che le persone salvate non saranno accolte in Gran Bretagna, bensì sbarcate in Italia o in Grecia.
 
I SOCCORSI ITALIANI
Nave Driade della Marina militare ha soccorso nel pomeriggio un barcone con 560 immigrati nel Canale di Sicilia. Tra loro donne e bambini. Le navi della Marina nel corso della mattina ne aveva tratti in salvo altri 300. Ma altre centinaia di profughi risultano alla deriva al largo della Libia su una quindicina di barconi. Dovrebbero essere al momento circa duemila, nella giornata di oggi, le persone in soccorso delle quali sono entrate in azione le navi militari di diversi Paesi europei. A tutte le navi europee, secondo il Times of Malta, è stato ordinato di salpare verso la Libia a partecipare a un’operazione per salvare le migliaia di migranti bloccati in mare, almeno duemila, ma potrebbe essere molti di piu’. Secondo informazioni, oltre mezzo milione di profughi spressano sulle coste libiche. Nel tratto di mare, dove ci sarebbero quattordici, forse quindici, carrette del mare alla deriva, avrebbe fatto rotta immediatamente la britannica “Hms Bulwark”. Ma tutte le marine militari sono impegnate in questa maxi operazione di soccorso. All’opera oggi anche le unita’ di Moas e Medici Senza Frontiere.
 
IL POVERO MAURIZIO
“Nessuno osi scaricare in Italia i clandestini che viaggiano in ben quattordici barconi a largo della Libia. Le unita’ militari intervenute devono prendere questa ‘flotta’ di invasori abusivi e riportarle verso la Libia”. Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi). “Basta con questa vergogna che alimenta la demagogia di tanti imbecilli e i portafogli di tanti criminali come Buzzi e Odevaine che si riempiono le tasche grazie alle politiche demenziali pro clandestini dei loro riferimenti politici della sinistra. Questa spedizione di massa deve essere respinta. Ora basta”.

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