I 250mila euro per Daria Bignardi a Raitre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-03-05

Un compenso che supera il tetto dei 240mila euro per i manager pubblici. Il Fatto, in un articolo a firma di Valeria Pacelli, ci spiega come è andata

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Un emolumento tra i 260 e i 280mila euro lordi l’anno è riservato a Daria Bignardi, appena nominata come direttrice di Raitre con un compenso che supera il tetto dei 240mila per i manager pubblici. Il Fatto, in un articolo a firma di Valeria Pacelli, ci spiega come è andata:

L’emolumento –secondo quanto risulta al Fatto – sarebbe intorno a questa cifra che supererebbe di poco il tetto che in teoria fissa a 240 mila euro lordi l’anno la retribuzione massima per i dirigenti pubblici. La Rai riesce a sfondarlo dopo aver avviato a maggio del 2015 il collocamento di un bond da 350 milioni di euro: infatti tutte le norme che si sono succedute dal governo Monti (2011) in poi in materia di tetti agli stipendi pubblici hanno sempre escluso le aziende controllate dallo Stato che emettono titoli di debito quotati.
E SE IL CONTRATTO dell’ex conduttrice delle Invasioni barbariche è su questi livelli, non avrà la stessa fortuna il neo nominato a Rai1 Andrea Fabiano, che sconta il fatto di essere interno all’azienda pubblica. È stato promosso da vicedirettore a direttore più giovane della storia della Tv pubblica. A differenza di Fabiano, Daria Bignardi e Ilaria Dallatana(Rai 2) vengono da altri mondi: la prima da La7, la seconda ha fondato la casa di produzione televisiva Magnolia con Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 e Italia 1 e da giugno 2014 sindaco di Bergamo per il Pd

Daria Bignardi è stata nominata a capo della direzione di RaiTre lo scorso 18 febbraio.

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