Hillary Clinton ha vinto, abbasso Hillary Clinton

di Guido Iodice

Pubblicato il 2016-04-20

Francamente, non si capisce cosa abbiano da esultare i Clintoniani. Hillary Clinton era la candidata in pectore del partito democratico da 10 anni, ha fatto la segretaria di Stato, ha dietro tutto l’establishment politico e mediatico, ha avuto 8 anni prepararsi. Eppure uno sconosciuto vecchietto di uno stato insignificante, candidatosi meno di un anno fa alle primarie, …

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Francamente, non si capisce cosa abbiano da esultare i Clintoniani.
Hillary Clinton era la candidata in pectore del partito democratico da 10 anni, ha fatto la segretaria di Stato, ha dietro tutto l’establishment politico e mediatico, ha avuto 8 anni prepararsi. Eppure uno sconosciuto vecchietto di uno stato insignificante, candidatosi meno di un anno fa alle primarie, che si dichiara socialista in un paese dove la parola fino a ieri era tabu nei media mainstream, è riuscito a metterla in difficoltà e l’ha costretta a virare a sinistra il suo programma. A livello nazionale, peraltro, il distacco tra i due candidati democratici è insignificante.
hillary clinton bernie sanders

In realtà questa campagna elettorale è stata per Hillary la prova che non è amata e sostenuta, ma solo tollerata perché i media sono riusciti a far credere alle minoranze attaccate da Trump che Hillary è l’unico argine credibile contro il frontrunner repubblicano, quando in realtà non è così: i sondaggi a livello nazionale dicono che che Sanders sarebbe un candidato vincente contro tutti i possibili avversari repubblicani con margini maggiori di Clinton.
Ora l’America dovrà scegliere tra due versioni dell’1%: da un lato Hillary Clinton, la moglie del presidente più liberista che gli USA abbiano conosciuto a parte Ronald Reagan,il volto umano del liberismo che ha deregolato i mercati finanziari e creato così le condizioni per la crisi del 2008; dall’altro Donald Trump, il milionario che riesce a far credere di essere dalla parte della classe media indicandole i più poveri – gli immigrati – come causa delle sue disgrazie e nemico da eliminare.
Ad ogni buon conto, Sanders non nasce come un fungo, ma è il risultato di un quindicennio di movimenti che da Seattle a Occupy hanno profondamente trasformato l’elettorato americano. Clinton dovrà tenerne conto. Tra 4 anni, quando probabilmente avrà deluso quanti l’hanno votata, non facendo nulla di quanto ha promesso solo perché incalzata a sinistra, le cose le saranno così facili?
Lo dico da Interista: Hillary ha iniziato un campionato bene ma non benissimo e se non saprà ascoltare chi ha votato Sanders finirà male se non malissimo.

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