La bufala delle cabine per masturbarsi a New York

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-19

Si chiamano GuyFi e l’azienda che le ha inventate ci tiene a precisare che non vuole incoraggiare gli utenti a masturbarsi in pubblico. Toh, che strano!

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Nella New York del futuro di Futurama ci sono le utilissime suicide booth, le cabine del suicidio dove Fry incontra per la prima volta Bender. Nella New York del 2016 una compagnia che produce sex toys ha deciso di installare le masturbation booth, le cabine per masturbarsi. Utilissime anche a Milano durante la settimana della moda oppure in quelle macellerie che sono Rimini e la riviera romagnola d’estate. Come spiega la società in un comunicato stampa le GuyFi (così si chiamano le cabine) sono state installate allo scopo di fornire sollievo agli stressati (e oberati di lavoro) gentleman newyorkesi.

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La prima GuyFi eretta a New York da Hot Octopus (via Twitter.com)

Solo una trovata pubblicitaria di un’azienda che produce sex toys per uomini

Hot Octopus, questo il nome della ditta, è famosa per avere inventato il Guybrator ovvero il “primo vibratore per uomini” (pubblicizzato come il “next generation masturbator“) ha deciso di installare le cabine per masturbarsi perché a quanto pare molti lavoratori hanno l’abitudine di “farsene una”. Ecco quindi la trovata geniale, delle confortevoli cabine telefoniche riconvertite grazie all’applicazione di una tendina nera che consente di avere tutta la privacy che uno richiede.

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A Libero hanno capito tutto come al solito

Ovviamente si tratta solo una boutade pubblicitaria visto che masturbarsi in pubblico, anche se dentro una cabina, è illegale. Ma cosa c’è dentro la cabina? Secondo Mashable all’interno ci sono una sedia e un laptop, tutto il necessario per potersi masturbare in santa pace nell’attesa che il prossimo masturbatore impaziente apra la tendina e vi chieda se per risparmiare tempo vi va un timone olandese. Del resto la compagnia ci va davvero coi piedi di piombo a dire che le cabine possono essere usate per masturbarsi e si limita a dire che gli utenti ci possono fare quello che vogliono e che loro non vogliono certo incoraggiare nessuno a masturbarsi in pubblico:

We may be insinuating that these booths could be used in whichever way anyone would like to “self soothe”, but the brand is not actively encouraging people to masturbate in public as that is an illegal offense.

Insomma se volete davvero usare le GuyFi fatelo a vostro rischio e pericolo. A quanto pare però Hot Octopus ci tiene a fare orgogliosamente sapere che nella prima giornata di esercizio già cento uomini si sono recati all’interno della GuyFI ma non si sa quanti abbiano solo dato una sbirciatina incuriosita e quanti invece si siano dati all’azione.

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