Guido Improta: l'assessore renziano ai trasporti saluta Marino e se ne va

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-06-23

«Non ci sono più le condizioni per restare. Marino ormai è fuori di testa…», fa sapere

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«Non ci sono più le condizioni per restare. Marino ormai è fuori di testa…»: con l’eleganza che è tipica dello statista, l’assessore renziano Guido Improta fa trapelare attraverso il Corriere della Sera il suo giudizio sul sindaco di Roma nel momento in cui presenta le sue dimissioni, ed Ernesto Menicucci ci fa sapere sul quotidiano di via Solferino che il motivo scatenante sono le ultime polemiche sui topi di fogna:

Per Improta la goccia finale è stato il «comizio» tenuto da Marino domenica sera, alla Festa dell’Unità, quando il sindaco ha «caricato» i toni, ergendosi di fatto ad anti-premier e insultando gli oppositori politici («la destra torni nelle fogneda cui viene»). Improta, ieri mattina, ha riunito il suo staff e comunicato le sue decisioni:«A questo punto, non posso più rimanere». Il renziano lodice anche al sindaco, quandolo chiama. Marino, sempre più schiacciato a sinistra del Pd (tanto che qualcuno ipotizza una sua adesione al soggetto politico di Pippo Civati), prova per l’ultima volta a trattenerlo. La replica è glaciale: «Ho fatto la mia scelta». Per lui dovrebbe esserci un posto pronto nel cda di un’azienda statale. Per salutare, l’assessore renziano aspetterà la fine del mese(e forse l’apertura della metro C), al massimo la relazione del prefetto Franco Gabrielli sull’eventuale scioglimento per mafia di Roma.

Insomma, la mossa di Improta – che aspetterà di tagliare i nastri per andarsene, come tutti gli statisti – sembra non essere collegata all’offensiva di Renzi nei confronti di Marino. Eppure la temporalità è piuttosto sospetta. D’altro canto, la Giunta Marino è stata spesso criticata per lo stato del trasporto pubblico a Roma. Il fatto che l’assessore ai trasporti fosse un renziano dovrebbe preoccupare alquanto i cittadini romani (e il suo successore).

In pubblico,Improta spiega: «C’è un momento di riflessione più complessivo della situazione politica del Comune e in questo si inserisce la mia scelta personale che era nota a chi di dovere sin dall’inizio del mio incarico. Sono disponibile a gestire al meglio la mia uscita, per non creare problemi». Anche il ministro Graziano Delrio, da sempre amico di Marino, prende le distanze: «Se resta sindaco? Non lo so, dipende solo da lui…». È il segno che, da Palazzo Chigi, la pressione continua ad aumentare, anche se Marino coi suoi scherza: «Ora decido se far cadere il governo», la battuta di qualche giorno fa. E poi, nel pomeriggio, riunisce la sua maggioranza, con tanto di diretta streaming: un po’ alla Renzi, un po’ alla Cinque Stelle.

Edit: Guido Improta smentisce le frasi su Marino:

Ho sempre avuto il massimo rispetto per i giornalisti e comprendo le difficoltà nel dover scrivere qualcosa di interessante tutti i giorni. Ma non mi si possono attribuire giudizi sul sindaco Marino, che non ho mai pronunciato, come leggo su alcune cronache locali di oggi”.

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