Greg Lake (King Crimson, ELP) è morto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-08

Chitarrista e bassista, ha scritto la storia della musica progressive con i King Crimson e con gli Emerson, Lake & Palmer. È deceduto a causa del cancro

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Greg Lake, che ha suonato e cantato sia nei King Crimson che nel supergruppo Emerson, Lake & Palmer, è morto martedì all’età di 69 anni. Lake, che era nato a Poole il 10 novembre 1947, è stato uno dei padri fondatori del progressive rock, ha suonato in alcuni dei grandi capolavori del genere, a partire dall’eterno In The Court of The Crimson King. È morto martedì dopo una lunga e tenace battaglia contro il cancro, secondo quanto ha detto il suo manager. La notizia arriva a nove mesi dalla morte di Keith Emerson, che si è suicidato con un colpo di pistola al termine di una lunga malattia che, tra l’altro, gli impediva di suonare.

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L’annuncio di Stewart Young sul sito di Greg Lake (anche su Facebook)

Greg Lake (King Crimson, ELP) è morto

Lake, chitarrista, bassista e cantante, ha esordito nel 1969 con il primo album dei King Crimson, considerato un capolavoro del progressive e della musica moderna. Nel disco Lake canta e suona il basso elettrico, ma l’anno dopo decide di andarsene per formare gli Emerson, Lake & Palmer che esordiscono al festival dell’isola di Wight e infilano dal 1970 un album all’anno di capolavori che entreranno nella storia. All’album omonimo di esordio seguono Tarkus, Pictures at an Exhibition, Trilogy e Brain Salad Surgery, fonda l’etichetta Manticore che produrrà anche gli italiani Premiata Forneria Marconi e scrive con il poeta e già collaboratore ai tempi dei KC Peter Sinfield I Believe in Father Christmas, che diviene un classico delle canzoni natalizie.

Dopo lo scioglimento degli ELP pubblica da solista due album e suona con gli ASIA dove ritrova Palmer; nel 1986 tornano in pista gli ELP ma stavolta c’è Cozy Powell alla batteria. Nel 1992 la formazione torna al completo ma la produzione non è un grnaché. Suona insieme ad altre star della musica in concerti di beneficenza e collabora con Dylan e Townshend.

Il suo nome resterà per sempre legato a In the Court of the Crimson King, album che diventa un emblema del progressive grazie alla title-track e a 21st Century Schizoid Man, canzone capolavoro che porta l’album al disco d’oro nel Regno Unito, in USA e in Italia e al disco di platino in Canada.

Nel 2010, un ritorno in grande stile sulla scena mondiale, ancora con Keith Emerson, lo aveva portato a compiere un giro di concerti fra Usa, Giappone ed Europa. E subito dopo, un’altra tournee di grande successo, sorta di omaggio alla sua intera carriera, lo aveva visto pure in Italia. Nel gennaio scorso, infine, il Conservatorio Nicolini di Piacenza gli aveva attribuito un’inedita laurea ad honorem (Honorary Degree).

Leggi sull’argomento: Keith Emerson ha scelto quando andarsene

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