Il Grana Padano fatto dagli indiani in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-03

La storia di Pessina Cremonese e dell’addio ai lavori umili da parte della manodopera italiana

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Ne ha parlato qualche tempo fa il New York Times, e da qualche mese è disponibile un documentario su Youtube che li racconta. Di certo c’è una cosa. Il Grana Padano senza gli indiani sarebbe molto più difficile da fare. Pessina Cremonese è una cittadina del nord italia conosciuta epr il suo formaggio, ma pochi sanno che sono in particolare i Sikh del Punjab ad avere preso il posto degli allevatori italiani nelle aziende lattiero-casearie della pianura al punto che, ricorda il quotidiano Usa, nella provincia di Cremona al fianco dei Ferrari e dei Galli uno dei cognomi più diffusi sull’elenco telefonico è diventato Singh. Il documentario, chiamato «The Sikh Immigrants Behind ‘Italian’ Cheese» racconta come gli indiani hanno salvato il settore dal collasso dopo che gli italiani hanno mollato le aziende in cerca di lavori migliori. Il 16% della popolazione del paese è formato da immigrati, che cominciano a lavorare alle 5,30 del mattino e terminano a sera.

E’ iniziata da almeno vent’anni l’immigrazione indiana nelle zone padane e oltrepadane e oggi anche Simone Solfanelli, presidente della Coldiretti di Cremona, riconosce che senza di loro ci sarebbero grosse difficoltà nel mandare avanti la produzione: su circa tremila addetti, gli immigrati rappresentano un terzo della forza lavoro. «Non saprei dire se senza gli indiani si rischierebbe davvero uno stop – ha precisato al giornale newyorkese -, ma di certo le difficoltà sarebbero notevoli».

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