Il governo Renzi e la libertà di sfratto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-01-02

Dopo decenni di blocco l’esecutivo dà il via libera

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Dopo i decenni di blocco degli sfratti e la legge sull’equo canone, il decreto Milleproroghe pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in attesa della conversione del Parlamento (e quindi delle eventuali modifiche) non prevede la proroga del blocco degli sfratti per il 2015. Il governo, secondo quanto spiega il ministero dei trasporti, ha infatti scelto un’altra soluzione: quella di costituire due fondi da 200 e 226 milioni per l’aiuto agli indigenti e la morosità incolpevole.

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Gli sfratti dal 2003 al 2013 (Libero, 2 gennaio 2015)

IL GOVERNO E L’ADDIO AGLI SFRATTI

«Il governo evita il 31/o blocco degli sfratti: ha rotto la rituale liturgia», risponde il  presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani,«sarebbe stato il 31/o, in ragione di più di uno all’anno dall’infausta legge dell’equo canone, che non risolse alcun problema ma nel contempo ne creò tanti. Confidiamo che il governo, contro ogni suggestione, terrà ferma la decisione in sede di esame del decreto Milleproroghe, dove potrebbe riaffacciarsi qualche posizione di pericolosa demagogia». Il Sunia e l’Unione inquilini martedì scorso avevano chiesto al governo di «inserire la proroga nel testo del decreto prima della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale». L’Unione aveva spiegato che l’eventuale «proroga» avrebbe riguardato«una singola fattispecie di sfratti, quelli per finita locazione e interessava esclusivamente un numero limitato di famiglie».Non i morosi.Una proroga che riguarderebbequindi solo «i nuclei con redditi complessivi lordi inferiori a 29mila euro e contemporanea presenza di anziani, minori,portatori di handicap gravi, malati terminali». Aldo Rossi, segretario nazionale del Sunia, ha dichiarato che «nei prossimi giorni circa 30mila famiglie» rischieranno lo sfratto.
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