Gli ex politici che fanno ricorso per avere il vitalizio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-01-13

Tra loro anche Mario Capanna

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Una bella lista, non c’è che dire. È quella degli ex politici che hanno fatto ricorso contro il provvedimento della Regione Lombardia che taglia mediamente il 10% del loro vitalizio, ovvero quella sorta di “pensione” per meriti politici (ovvero l’essere stati eletti in un consiglio regionale, non certo aver lavorato bene successivamente) che hanno percepito o percepiranno entro la fine del 2018. Sono in tutto 54, e i ricorrenti lamentano anche che il vitalizio in base alle nuove regole arriverà al compimento del 66esimo anno di età, e non del sessantesimo. Tra i ricorrenti ci sono nomi insospettabili, come il leader del ’68 Mario Capanna. Ma, scrive il Corriere, anche altri:

Nel ricorso, gli «irriducibili» del vitalizio — che arriverebbe dopo i 66 anni anziché ai 60 —sostengono le buone ragioni del loro diritto acquisito. Primi firmatari, l’ex vicesindaco di Milano Luigi Corbani e il fu tesoriere della Lega Alessandro Patelli che incorse in Mani pulite per la tangente Enimont. Ma ci sono anche assessori incarica, l’ex presidente della Regione Giuseppe Giovenzana, il plurinquisito Antonio Simone, anche lui arrestato durante Mani pulite e più di recente nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri.Nell’elenco dei ricorrent ianche l’ex sindaco di Milano Gian PietroBorghini.

Un buon inizio.

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