Giuseppe Faraone: il consigliere arrestato per mafia a Palermo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-02-09

Secondo gli inquirenti avrebbe aiutato i boss ad estorcere il pizzo. Salvini promette querele per l’accostamento a Noi Con Salvini

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Ex esponente del Centrodestra aveva aderito alla lista del governatore Crocetta Il Megafono, e si trovava a far gruppo con un altro consigliere che aderiva a Noi con Salvini (senza farne parte, come specificato). Il 9 febbraio, cioè stamattina, Giuseppe Faraone è stato arrestato per mafia. Un’operazione antimafia contro clan palermitani è stata portata a termine la notte scorsa dal nucleo investigativo dei Carabinieri, dalla squadra mobile della Questura di Palermo e dal nucleo speciale di Polizia valutaria. Una trentina di persone è stata arrestata con le accuse di associazione mafiosa, estorsioni e rapine. In cella, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, è finito anche lui. Numerose le vittime – dicono gli investigatori – che, superando il muro dell’omertà, hanno ammesso di essere state costrette a pagare il pizzo.
 
GIUSEPPE FARAONE, DALL’UDC A CROCETTA FINO ALLA MAFIA
Il consigliere comunale arrestato è Giuseppe Faraone, 69 anni, ex esponente del centrodestra ora passato alla lista del governatore Crocetta Il Megafono, accusato di concorso in tentata estorsione: avrebbe chiesto soldi a un imprenditore per conto del boss di San Lorenzo Francesco D’Alessandro. Giuseppe Faraone, ex deputato regionale e poi assessore provinciale, è stato esponente dell’Udc e si è candidato con la lista Amo PALERMO al consiglio comunale prima di approdare al Megafono, risultando nel 2012 il primo dei non eletti al parlamento siciliano con 2.085 voti. L’ordine di custodia cautelare nei suoi confronti è stato firmato dal gip Luigi Petrucci, su richiesta del procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dei sostituti Francesco Del Bene, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Dario Scaletta e Roberto Tartaglia. Qui la sua carriera politica:

giuseppe faraone salvini
Dal sito del comune di Palermo la carriera politica di Giuseppe Faraone

Giuseppe Faraone, 69 anni, è stato deputato regionale e poi assessore provinciale, negli ultimi vent’anni è passato dall’Udc alla lista del governatore Crocetta, il Megafono, risultando nel 2012 il primo dei non eletti al parlamento siciliano. 2.085 voti non gli sono bastati per la Regione. Qui c’è il suo curriculum:
giuseppe faraone salvini 2
LE ACCUSE A GIUSEPPE FARAONE
Adesso deve difendersi da un’imputazione pesante per un incensurato, tentata estorsione aggravata: la procura distrettuale antimafia di Palermo lo accusa di essere stato l’insospettabile ambasciatore dei clan, avrebbe recapitato addirittura una richiesta di pizzo a un imprenditore. Le forze dell’ordine lo hanno beccato mentre andava ad abbracciare uno dei boss più in vista della città, Francesco D’Alessandro. In questa immagine tratta dal sito del comune di Palermo c’è la sua adesione a un gruppo consiliare di Megafono Noi Con Salvini (Crocetta):
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Giorgio Calì è l’aderente a Noi Con Salvini

 
Il suo nome era venuto fuori la scorsa estate durante la prima operazione antimafia ‘Apocalisse’ della Dda di Palermo che aveva portato in carcere boss e gregari, ma a chi gli chiedeva se fosse coinvolto rispondeva con un sorriso: «Sono tranquillo, non posso essere indagato». All’alba di oggi Giuseppe Faraone, detto ‘Pino’, 69 anni, che non è parente del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, è finito in manette con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. A finire nel mirino degli estortori anche l’impresa che lavorava per conto della Curia nella costruzione di un grande immobile tra via Maqueda e discesa dei Giovenchi, a Palermo. Un grosso appalto che avrebbe fruttato alle casse dei boss 30 mila euro: 15 mila a Palermo e 15 mila a Bagheria come hanno raccontato i collaboratori di giustizia. Insieme a due imprenditori della provincia sono ricostruite nell’inchiesta altre 13 estorsioni ad altrettanti imprenditori che hanno collaborato con le forze dell’ordine.
 
Edit1: Matteo Salvini annuncia “querele a pioggia dopo l’intensificarsi, in questi ultimi giorni, di notizie false, diffamatorie e senza alcun fondamento pubblicate con il solo scopo di danneggiarci”. Nel mirino del segretario leghista ci sono, al momento, due eventi specifici. L’associazione al movimento NoiconSalvini, fatta da alcuni media, del consigliere comunale di Palermo Giuseppe Faraone arrestato per mafia oggi a Palermo e il presunto utilizzo di una canzone di Nino D’Angelo da parte del movimento capitanato dal segretario del Carroccio al Sud. “Abbiamo predisposto già querele – dice Salvini – nei confronti di chi si ostina a dare spazio a false notizie il cui ricavato andrà in beneficenza. Per quanto riguarda la vicenda Faraone specifico che non lo conosco, non so chi sia, non fa parte di Noi con Salvini. Il problema Faraone è tutto di Crocetta. Altrettante querele sono pronte per chi continuerà a sostenere o scrivere – conclude Salvini – di un improbabile utilizzo di canzoni di Nino D’Angelo da parte” del Movimento.

Edit2: Matteo Salvini annuncia “querele a pioggia” dopo l’intensificarsi, in questi ultimi giorni, “di notizie false, diffamatorie e senza alcun fondamento pubblicate con il solo scopo di danneggiarci”. Nel mirino del segretario leghista ci sono, al momento, due eventi specifici. L’associazione al movimento NoiconSalvini, fatta da alcuni media, del consigliere comunale di Palermo Giuseppe Faraone arrestato per mafia oggi a Palermo e il presunto utilizzo di una canzone di Nino D’Angelo da parte di NcS. “Abbiamo predisposto già querele – dice Salvini che è il presidente di NcS – nei confronti di chi si ostina a dare spazio a false notizie il cui ricavato andrà in beneficenza. Per quanto riguarda la vicenda Faraone specifico che non lo conosco, non so chi sia, non fa parte di NcS. Il problema Faraone è tutto di Crocetta”. “Altrettante querele sono pronte per chi continuerà a sostenere o scrivere – conclude Salvini – di un improbabile utilizzo di canzoni di Nino D’Angelo da parte di NcS”.

Edit3: In riferimento alla notizia, assolutamente falsa, di una possibile vicinanza al movimento ‘Noi con Salvini’ del consigliere comunale di Palermo Giuseppe Faraone, coinvolto nell’inchiesta antimafia di stamani, l’on. Angelo Attaguile sottolinea come “Giuseppe Faraone è un consigliere comunale militante nel Megafono del governatore siciliano Rosario Crocetta, area Beppe Lumia, entrambi noti come i professionisti dell’antimafia siciliana. Il consigliere Giuseppe Faraone –aggiunge l’on. Angelo Attaguile- non ha mai avuto alcun contatto col nostro movimento o con figure che lo rappresentano e tanto meno ha mai preso parte a nostre riunioni. La notizia di una possibile vicinanza del consigliere arrestato a ‘Noi con Salvini’ è quindi assolutamente falsa e diffamatoria e a tal fine ho già dato mandato a un legale di tutelare l’immagine del movimento. E così farò –conclude Attaguile- con chiunque altro, probabilmente perché intimorito dall’ascesa di NcS e dal suo progetto di rinnovamento della classe politica siciliana, ritenesse di mistificare la realtà a sol fine di diffamarci”.

Leggi sull’argomento: Giorgio Calì è il consigliere di Palermo che sta con Noi con Salvini

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