Giuliano Poletti, Mafia Capitale e la cena del 2010

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-12-04

Il ministro si difende dalle colonne del Messaggero

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Giuliano Poletti parla con il Messaggero della foto del 2010 che lo ritrae a una cena organizzata dalla Cooperativa 29 giugno, controllata da quel Salvatore Buzzi oggi indagato con Massimo Carminati per Mafia Capitale. «Sono stufo di essere tirato in ballo per quella foto del 2010. Come presidente della Lega coop partecipavo a migliaia di iniziative e non potevo conoscere tutti coloro che incontravo. E inogni caso non c’è alcuna mia responsabilità».

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La foto della cena della cooperativa 29 giugno con Giuliano Poletti, Gianni Alemanno e altri esponenti del Pd romano

Poletti racconta la storia della foto, ricordando che venne fuori durante la campagna elettorale del 2010, tirata fuori dallo staff di Alemanno dopo la pubblicazione sul Fatto di uno scatto dell’allora sindaco di Roma con un Casamonica:

«Strano, anche perché è una fotografia molto vecchia e molto conosciuta. Durante l’ultima campagna elettorale romana del 2013, finì anche nei manifesti elettorali contro Alemanno, in quanto in quell’istantanea era ritratto uno del clan dei Casamonica».
Nessun imbarazzo?
«Fastidio sì. E’ sgradevole esseretirato ancora in ballo: allora ero il presidente della Lega delle cooperative e se fai il presidente delle Coop o di Confindustria e della Confartigianato o di qualsiasi associazione di qualche rilievo, è ovvio che partecipi a tante iniziative e incontri tante persone».
Anche i mafiosi?
«Guardi che se hai un ruolo pubblico, inevitabilmente partecipi a migliaia di incontri e di certo non puoi conoscere tutti quelli che aderiscono alla stessa iniziativa».

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