«Fermiamo Renzi, è un uomo del Mossad»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-07

Le divertentissime esternazioni di Massimo D’Alema secondo Maria Teresa Meli

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«Renzi è un uomo del Mossad, bisogna sconfiggerlo»: fedele alla linea e felice per il trionfo di Roberto Giachetti, Maria Teresa Meli ci racconta sul Corriere della Sera di una presunta cena in cui presuntamente Massimo D’Alema avrebbe insinuato che Matteo Renzi è un uomo del Mossad, il servizio segreto di Israele. La Meli descrive le primarie di Roma come un’impresa titanica in cui Giachetti ha vinto nonostante l’opposizione di tutta la ex nomenklatura del Partito Democratico, rappresentata nell’occasione da D’Alema e Veltroni:

Due «vecchie glorie» del Pd, due fotogrammi che la dicono lunga sulla guerra sotterranea che si giocava in queste primarie. L’opposizione (interna) a Renzi non marcia compatta, ma ha comunque un unico obiettivo: frenare il premier e impedirgli di prendere possesso del partito.

renzi mossad
Nel racconto come sempre eroico e dotato di contorni mitologici, l’articolo della Meli riporta anche un virgolettato del presidente del Consiglio, che dopo aver “vinto” (le primarie del partito di cui è segretario a Roma) dice che la vittoria è un disastro per come ci avevano lasciato Roma:

«Le primarie sono andate molto bene». Matteo Renzi è più che soddisfatto: «Comunque, per quanto riguarda la Capitale, un miracolo, visto il disastro che ci avevano lasciato a Roma», confida il premier ai collaboratori. Il «suo» candidato, Roberto Giachetti, l’unico di cui ha fatto esplicitamente il nome senza fare mostra di tenersi fuori dalle primarie, come negli altri casi, ha vinto. E a Napoli ha vinto Valeria Valente contro Antonio Bassolino. Milano, Napoli, Roma. Tre successi di fila per il premier, che chiude così l’ennesima partita con gli avversari interni.

Ora, i meno scordarelli tra voi lettori si ricorderanno certamente che a “lasciare Roma” nel disastro senza amministrazione è stata una scelta del segretario del Partito Democratico, che ha fatto dimettere i consiglieri dal notaio per cacciare Ignazio Marino. Ma queste sono piccolezze per l’eroico bambino, che anche ieri ha sbaragliato il fronte interno inesistente nel racconto del Corriere della Sera. E adesso via, verso nuove avventure!
EDIT: La vignetta di Fotomontaggi Politici sul tema:
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