Federico Pizzarotti indagato per abuso d'ufficio

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-05-12

Anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti è indagato. Il reato che la procura di Parma contesta a lui e all’assessora alla Clutura Laura Ferraris è l’abuso d’ufficio e sotto la lente c’è la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti come consulente per lo sviluppo e …

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Anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti è indagato. Il reato che la procura di Parma contesta a lui e all’assessora alla Clutura Laura Ferraris è l’abuso d’ufficio e sotto la lente c’è la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti come consulente per lo sviluppo e i progetti special. A dare la notizia è la Gazzetta di Parma: il giornale precisa che anche altri tre membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio all’epoca dell nomina, nel gennaio 2015, Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti sono stati iscritti nel registro degli indagati per lo stesso reato.

Federico Pizzarotti indagato per abuso d’ufficio

La procura di Parma ha aperto lo scorso anno un fascicolo dopo gli esposti del senatore Giorgio Pagliari del Partito Democratico. L’ipotesi riguarda presunte interferenze nella procedura di “ricognizione esplorativa” aperta con un avviso pubblico per la scelta di un nuovo direttore generale dopo le dimissioni, nel luglio 2014, dell’amministratore Carlo Fontana e del direttore artistico Paolo Arcà.
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Arrivarono le candidature, ma sette nomi selezionati da sottoporre alla commissione vennero cassati senza tante spiegazioni. A gennaio la Fondazione Teatro Regio comunicò ai selezionati che la procedura si era chiusa senza esito e una settimana dopo procedette alla nomina di Meo, all’epoca direttrice del Teatro del Carretto di Lucca, e di Minghetti nel nuovo ruolo di consulente. Tra i candidati scartati vi erano professionisti dal curriculum impeccabile e la decisione sollevò forti polemiche bipartisan.
Pagliari parlò pubblicamente di interferenze dell’assessore alla Cultura e portò il caso in Procura. Ora gli inquirenti vogliono approfondire il caso: è stato davvero tutto regolare, come hanno sempre sostenuto Pizzarotti e Ferraris, o la nomina di Meo è stata viziata da pesanti anomali tali da inquadrare un abuso d’ufficio? Il sindaco si dice tranquillo e parla di atto dovuto. La chiusura dell’inchiesta non dovrebbe essere lontana.

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