Federica Sciarelli cazzia Barbara D'Urso a Chi l'ha visto?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-10-22

Dopo le interviste pagate ai familiari di Veronica Panarello finite in onda su Mediaset arriva la risposta della conduttrice Rai

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Una poderosa cazziata (con tutte le ragioni del caso) è ieri andata in onda a Chi l’ha visto? nei confronti di Barbara D’Urso. La conduttrice Federica Sciarelli ha raccontato la vicenda delle interviste pagate (fino a tremila euro) ai familiari di Veronica Panarello dopo l’arresto della madre di Lorys Stival per l’omicidio del piccolo. «C’erano telefonate in cui stabilivano i prezzi delle interviste, c’era un tariffario che i programmi Mediaset si scambiano», ha esordito la Sciarelli che poi ha anche ricordato il divieto di fare pubblicità presente nel codice deontologico dei giornalisti, una faccenda in cui era inciampata qualche tempo fa la stessa D’Urso. La Sciarelli poi cita anche Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, chiedendo evidentemente un intervento, e poi fa parlare l’avvocato del padre di Lorys, David Stival e punta l’attenzione anche su Antonella Stival, accusata di essere protagonista di “tentativi di manipolazione”, riferendosi alle piste alternative rispetto a quella di Veronica uscite dopo l’arresto della donna.

Federica Sciarelli cazzia Barbara D'Urso a Chi… di next-quotidiano
Infine la Sciarelli manda in onda una ricostruzione del colloquio in carcere tra Veronica Panarello e David Stival. L’anno scorso Iacopino aveva presentato un esposto-denuncia alla procura di Roma riguardo Barbara d’Urso, e ne aveva spiegato le ragioni da ospite a “La Zanzara” su Radio24, dopo l’intervista della conduttrice di “Domenica Live” (Canale 5) a un presunto amante di Elena Ceste, la donna scomparsa e ritrovata morta il 24 gennaio 2014 nell’Astigiano. “Pensate alla figlia di Elena Ceste, ha solo 14 anni”, ammoniva il giornalista che parlava anche di “vette di guardonismo“. “In quella trasmissione – proseguiva – si sono oltraggiati i morti. Domani verranno notificati a tutti i direttori di rete della Rai e di Mediaset dei richiami su come comportarsi secondo le nostre carte deontologiche”. Iacopino poi sottolineava: “La D’Urso è una signora che era iscritta all’Ordine dei giornalisti pubblicisti ed era stata sottoposta a procedimento disciplinare, perché faceva pubblicità, cosa che i giornalisti non possono fare. E’ andata via dall’Ordine, ma continua a far finta di essere giornalista, pur essendo consapevole che i giornalisti quelle regole le devono rispettare. Lei deve evitare di dire che è giornalista, di far credere di essere tale, parlando di ‘miei inviati’ o di testate giornalistiche”.

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