La fine che fanno i complottisti nei paesi civili

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-01-16

Un’insegnante francese è stata licenziata per aver sparato fregnacce sui morti di Charlie Hebdo e Porte des Vincennes

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Una insegnante del Campus des métiers et de l’entreprise, un centro di formazione professionale di Bobigny che ospita 1500 ragazzi dai 15 ai 21 anni, è stata licenziata in tronco dal responsabile dell’istituto Patrick Toulmet perché ha cominciato a delirare di complotti sulla strage di Charlie Hebdo e su quella di Porte des Vincennes con i suoi allievi in un discorso che poi lei ha disconosciuto. La professoressa, racconta Le Monde, all’interno di un dibattito sull’accaduto.
 
LA PROFESSORESSA COMPLOTTISTA
La professoressa H. M. aveva deciso di consacrare la gran parte del suo corso di diritto dell’economia a una discussione sull’attentato terroristico. Uno dei suoi allievi ha registrato una parte del suo discorso (una decina di minuti), l’ha trascritta e l’ha fatta ascoltare alla madre, che l’ha portata al preside. Nel discorso la signora ha cominciato ad avallare una serie di teorie complottiste esattamente come quelle che circolano attualmente nei social network, dicendo che nessuno ha visto i corpi dei giornalisti morti (quelli che nel frattempo sono stati tumulati) e parlato di un “cosiddetto poliziotto morto”. Ha poi continuato dicendo che le sembrava strano che mancasse qualcuno alla riunione di redazione di Charlie Hebdo, e dicendo che il tutto faceva parte di un complotto per cacciare la religione musulmana dalla Francia. La donna ha anche detto che i profeti erano stati offesi dalla rappresentazione di uomini brutti e panciuti che ne faceva Charlie Hebdo, e ha continuato, in un puro delirio logico, che la religione musulmana permette di uccidere chi offende il profeta. Convocata il giorno dopo per difendersi, al signora M. ha prima negato di aver fatto tali affermazioni, poi, di fronte al nastro che riproduceva le sue parole, è stata licenziata. Adesso è a rischio radiazione. Contattata da Le Monde, la signora M. si è detta disgustata del provvedimento, dicendo che era vergognosa perché lei «non va nemmeno in moschea, non sa nemmeno come si prega». E ha detto che le sue frasi erano state riportate fuori contesto.

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