Esportatori di satira e democrazia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-07

Le opinioni dell’Internets sull’attacco alla redazione di Charlie Hebdo avevano tutte lo stesso tono delle dichiarazioni di Matteo Salvini. Quando l’Interwebs reagisce così a caldo lo capisco, non lo condivido ma lo capisco, perché trovo sia davvero difficile essere politicamente corretti nei confronti di chi ha fatto del politicamente scorretto la propria bandiera. Ed è …

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Le opinioni dell’Internets sull’attacco alla redazione di Charlie Hebdo avevano tutte lo stesso tono delle dichiarazioni di Matteo Salvini. Quando l’Interwebs reagisce così a caldo lo capisco, non lo condivido ma lo capisco, perché trovo sia davvero difficile essere politicamente corretti nei confronti di chi ha fatto del politicamente scorretto la propria bandiera.
Ed è anche vero che è davvero difficile capire che una religione non sono i suoi adepti più invasati, soprattutto se si parla di Islam. Perché è difficile andare a studiare cos’è davvero ed è più semplice fondare le proprie conoscenze sulle vignette che sui libri polverosi e noiosi.
Era già stato abbastanza imbarazzante difendere la libertà di parola quando si trattava di un film (di merda) dove viene fatto esplodere il capo di un Paese sul quale tutti amano scherzare. Però all’epoca mi pare fossimo in molti ad essere d’accordo, non era satira. Ma era l’anno passato.
Non è colpa della satira e non è colpa della religione però quanto è difficile ammettere che non tutti apprezziamo lo stesso tipo di umorismo.

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