Equitalia, quanto si risparmia con la rottamazione delle cartelle?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-18

I primi calcoli su quanto non sarà più dovuto rispetto al calcolo complessivo delle cartelle esattoriali che hanno terrorizzato gli italiani. E gli esempi su redditi di professionisti, artigiani, piccole aziende e grandi imprese

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Quanto risparmiano i debitori con la rottamazione delle cartelle di Equitalia? In base agli annunci del governo sulla cancellazione dell’ente che garantiva la riscossione dei tributi dell’Agenzia delle Entrate e degli enti locali è possibile effettuare i primi calcoli su quanto non sarà più dovuto rispetto al calcolo complessivo delle cartelle esattoriali che hanno terrorizzato gli italiani. In più il governo pare orientato a consentire la chiusura dei conti con l’agente della riscossione anche attraverso un meccanismo dilazionato su due o tre anni, con il primo versamento da effettuare a stretto giro rispetto all’adesione alla definizione “scontata” dei ruoli e le altre tranche da saldare entro 12 e 24 mesi dal pagamento iniziale.

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Equitalia, la rottamazione delle tabelle esattoriali: la simulazione del Sole 24 Ore (18 ottobre 2016)

Equitalia, quanto si risparmia con la rottamazione delle cartelle?

E così nell’infografica del Sole 24 Ore si effettua un confronto tra le somme dovute con le cartelle e quelle dovute con la rottamazione in base alle prime ipotesi circolate sul funzionamento della procedura con due esempi: quello dell’imposta di registro con un avviso di liquidazione: se il contribuente ha ricevuto una cartella di pagamento di Equitalia in cui vengono indicate le sanzioni, gli interessi di mora, gli oneri di riscossione e le spese di notifica, un totale da versare pari a 1532 euro diventa pari a 1030 euro. In caso di indebite detrazioni Irpef, spiega sempre il Sole, un conto totale di 7359 euro si riduce a 3503 euro.

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Gli esempi sulla rottamazione delle cartelle Equitalia (La Stampa, 18 ottobre 2016)

Anche La Stampa fornisce alcune simulazioni elaborate dallo studio del tributarista Gianluca Timpone partendo da cartelle esattoriali reali. Nel primo caso c’è l’esempio del signor Rossi, che ha detratto indebitamente Irpef e addizionale regionale per un totale di 835 euro e la cartella è stata notificata nel 2009 su imposte del 2005; limitando l’aggio di riscossione dal 6 al 3% e togliendo gli interessi di mora e le sanzioni il signor Rossi si trova a poter risparmiare il 44% sul totale. Poi c’è il caso di un professionista che ha evaso nel 2004 Irpef per 20.598 euro e che riceve la cartella Equitalia nel novembre del 2007. In questo caso vengono cancellati interessi di mora per ben 12.770 euro e  l’aggio di riscossione dovuto ad Equitalia non solo si dimezza dal 6 al 3% ma si applica sui nuovi più bassi importi privi degli interessi di mora. Su 23mila euro di totale della sanzione risparmia il 49%.
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Gli esempi sulla rottamazione delle cartelle Equitalia (La Stampa, 18 ottobre 2016)

Esemplare è invece il caso di una piccola azienda come una bottega di artigianato che non versato solo 1.342 euro di Ires del 2012 e che ha ricevuto la notifica da poco, il primo luglio scorso. In questo caso il risparmio è solo del 12% perché gli intessi di mora azzerati erano solo 67 euro, «mentre restano tutti da pagare ben 2.014 euro di sanzioni per i ritardati pagamenti che non rientrano nella sanatoria», spiega La Stampa.

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