«Emilio Fede arruolò pregiudicati»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-05-07

Nelle carte dell’inchiesta racconti non proprio edificanti sull’ex direttore del Tg4

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Emilio Fede rischia il processo per la presunta tentata estorsione a Mediaset e dalle carte del processo, racconta oggi Emilio Randacio su Repubblica, si scoprono tante cosette non proprio edificanti nei confronti dell’ex direttore del TG4. In particolare, racconta Randacio, Fede ebbe contatti con pregiudicati per dare una lezione al suo personal trainer che l’aveva tradito portando alla polizia registrazioni dei suoi incontri con Fede:

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio di Fede, del suo ex personal trainer e di due complici, il pm milanese Silvia Perrucci ha depositato le carte d’accusa. Fede non avrebbe infatti esitato a rivolgersi a pregiudicati per vendicarsi. Il fondatore del Tg4, dopo aver in tutti i modi tentato di evitare il licenziamento, avrebbe provato con i ricatti a fare cambiare idea ai vertici Mediaset. Prima facendo confezionare dal suo personal trainer, Gaetano Ferri, fotomontaggi scabrosi del capo della comunicazione Mediaset, Mauro Crippa, poi addirittura cercando discreditare Fedele Confalonieri. Tentativi falliti. Anche per colpa dello stesso Ferri che, nell’estate 2014, si rivolge a carabinieri di Monza, depositando alcune intercettazioni registrate all’insaputa di Fede, con al centro rivelazioni sulla vicinanza di Marcello Dell’Utri alla mafia,e la effettiva conoscenza di Silvio Berlusconi della minore età della ospite del bunga bunga, Ruby.

emilio fede
Qui succede il patatrac:

Quando parte di quei nastri, nel luglio scorso, finiscono sui giornali, Fede perde le staffe. E si rivolge direttamente a un gruppo di pregiudicati. Per attuare la sua vendetta, contatta «Gianluca Preite, esperto informatico coinvolto in alcune indagini di particolare delicatezza», come sottolinea in un rapporto la sezione di Polizia giudiziaria di Ps. Secondo gli investigatori, «Preite convince in modo esplicito Fede (che accoglie l’invito entusiasticamente),della necessità di «infliggere una severa lezione corporale (a Ferri, ndr)». Per mettere a segno il piano, l’amico del direttore del Tg4, «indica la necessità che a occuparsi di tale operazione sia Francesco». Gli accertamenti hanno permesso di verificare che «il soggetto Francesco Schito, ha precedenti per armi e droga, ed è agli arresti domiciliari». E nonostante la fedina penale non certo immacolata, Schito inizia, nell’agosto scorso, ad avere contatti con Emilio Fede.

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