Elena Fattori e i danni del vaccino anti-influenzale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-06

Tenetevi perché questa è grossa. Elena Fattori, senatrice del MoVimento 5 Stelle di cui è capitato di parlare in qualche altra occasione, pubblica su Facebook un post che riporta questo simpatico, tranquillo e per nulla allarmistico titolo: «Il ministro Lorenzin risponda sui danni neurologici irreversibili da vaccino anti-influenzale». Ovviamente c’è da saltare dalla sedia. Tanto …

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Tenetevi perché questa è grossa. Elena Fattori, senatrice del MoVimento 5 Stelle di cui è capitato di parlare in qualche altra occasione, pubblica su Facebook un post che riporta questo simpatico, tranquillo e per nulla allarmistico titolo: «Il ministro Lorenzin risponda sui danni neurologici irreversibili da vaccino anti-influenzale».
elena fattori vaccino anti influenzale
Ovviamente c’è da saltare dalla sedia. Tanto più che la Senatrice Cittadina lo presenta così: «Mentre la correlazione tra vaccinazioni e autismo non è mai stata confermata , studi scientifici accreditati hanno inequivocabilmente dimostrato una relazione causa effetto tra vaccino antinfluenzale H1N1 e una malattia autoimmune chiamata narcolessia . Ma su questa questione il Ministro Lorenzin mantiene il silenzio». Il testo della dichiarazione:

Questa volta la scienza lo conferma: una delle riviste scientifiche più autorevoli del mondo , “Science,” del primo luglio 2015 dichiara che il vaccino H1N1 ha causato in persone geneticamente predisposte una malattia neurologica irreversibile, la narcolessia. Si spiega così il fatto che mentre tra il 2002 e il 2009 l’incidenza della narcolessia tra gli under-17 era di 0,31 casi per 100.000, nel 2010, e’ moltiplicata di ben 17 volte. (fonte ANSA). Un comunicato stampa dell’Università di Siena mette anche in luce il meccanismo attraverso il quale il vaccino causa questa malattia: generando una risposta immunitaria indesiderata che degenera in una malattia autoimmune. Non solo, i ricercatori spiegano che il componente “incriminato” del vaccino, la NUCLEOPROTEINA A, è presente non solo nel vaccino H1N1 ma anche, in quantità variabile e non definita in altri vaccini antinfluenzali e varia da produttore a produttore. “La narcolessia è una malattia cronica e invalidante e il suo carattere autoimmune ne rende difficile il trattamento. Alcune famiglie sono state già risarcite del danno dalla casa produttrice del vaccino ma in Italia, proprio in occasione del lancio della nuova campagna per il vaccino antinfluenzale, il Ministro fa finta di ignorare la notizia “ dice la Senatrice Fattori del MoVimento 5 stelle “ dimostrando così di non avere nessuna considerazione per la salute e il diritto all’informazione dei cittadini. Il Ministro venga ora a rispondere in aula “

Ora, penso che sarete tutti abbastanza terrorizzati già adesso, no? Calma e gesso. Non appena la senatrice pubblica il post, sulla sua pagina Facebook si scatena un dibattito interessante. Il primo a intervenire è Salvo Di Grazia, conosciuto in rete come Medbunker:

Ci sono molte inesattezze in questo “post” (cos’è, un’interrogazione parlamentare? Forse sarebbe meglio scriverla bene):
1) Lo studio non è apparso su Science, che ha solo riportato la notizia sul suo sito (l’articolo è apparso su Science Translational Medicine: http://stm.sciencemag.org/content/7/294/294ra105), riguarda il vaccino Pandemrix (vaccino approvato in via urgente ai tempi dell’influenza pandemica in Europa).
2) Lo studio ipotizza un meccanismo d’azione che possa aver scatenato dei casi di narcolessia in alcune persone di alcuni dei paesi in cui era stato utilizzato quel vaccino (Finlandia, ad esempio), non in tutti i paesi era stato utilizzato il vaccino, dov’era stato utilizzato non in tutti i paesi si ebbe un aumento di rischio di narcolessia.
3) Non c’è ancora nessuna conferma scientifica ma un forte sospetto statistico. I dati sono talmente ipotetici (ci sono molti altri elementi da analizzare, sembra per esempio che la reazione possa dipendere da precisi tratti genetici), che gli stessi autori scrivono: “Although these data do not demonstrate causation, they provide a possible explanation for the association of this particular influenza vaccination with increased reports of narcolepsy.”, non è dimostrata ancora nessuna correlazione certa, anche per la presenza di altri studi che mostrano dati contrari (smentiscono la correlazione).
4) Il vaccino in questione non è mai stato usato in Italia (da noi era in commercio il Focetria che, è scritto nello stesso studio, non ha mai provocato un aumento dei casi di narcolessia), quindi non si capisce perché il ministro della salute italiano debba rispondere di qualcosa che neanche ci riguarda.
PS: Lo studio che cita lei, senatrice, è finanziato e realizzato da ricercatori della GSK, ovvero la Glaxo, l’azienda produttrice dei vaccini. Giusto per conoscenza.
[edit] Nella comunicazione nel suo sito, senatrice Fattori, lei fa riferimento ad un comunicato stampa dell’università di Siena che fa riferimento allo studio. Leggo da quel comunicato: “per ridurre il rischio di sviluppare la narcolessia la strada da percorrere è dunque quella della vaccinazione antinfluenzale con vaccini a ridottissimo contenuto di questa nucleoproteina, proteggendo contemporaneamente gli individui dall’infezione influenzale.”
In pratica la narcolessia si può avere anche con l’influenza ed in forma più grave, quindi, come sostengono i ricercatori di Siena, è molto più utile vaccinarsi per evitare la malattia.
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Saluti.

Non che qualcuno ne dubitasse, ma è effettivamente vero il punto centrale della discussione: la Fattori sta chiedendo al ministro della Sanità italiano Beatrice Lorenzin informazioni riguardo un vaccino che in Italia non è stato usato. Lo scrive il Ministero della Sanità:

In Italia la campagna di vaccinazione contro la nuova influenza viene effettuata con il Vaccino “Focetria” prodotto dalla Novartis, approvato dall’Emea e autorizzato dalla Commissione Europea il 30 settembre 2009. Focetria è un vaccino, con virus inattivato e adiuvato. I vaccini agiscono “insegnando” al sistema immunitario (le difese naturali dell’organismo) come difendersi da una malattia. Focetria contiene piccole quantità di “antigeni di superficie” (proteine presenti sulla membrana esterna del virus che l’organismo riconosce come estraneo) del virus denominato A(H1N1) che sta causando l’attuale pandemia. Il virus è stato innanzitutto inattivato in modo da non provocare alcuna malattia, dopodiché le membrane esterne che contengono gli antigeni di superficie sono state estratte e purificate. Il vaccino contiene anche un “adiuvante” (un composto contenente olio) per migliorare la risposta immunitaria.

E il punto più importante della discussione è questo: che c’entra la Lorenzin in questa storia? A questo punto la polemica sulla pagina assume contorni di surrealtà. La Fattori respinge tutte le obiezioni con una sola frase:
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Dopodiché arriva un’ulteriore precisazione con attacco personale al commentatore, che è medico: «Non solo, l’Universita di Siena suggerisce di preparare vaccini meno a rischio diminuendo la quantità di nucleo proteina A . Drammatico che chi è medico sia così poco informato». Poi tira fuori l’asso:
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Un altro utente – Nicola D’Altilia – si inserisce nella conversazione, ribadendo che il vaccino non è presente in Italia:

Senatrice lei scrive “studi scientifici accreditati hanno inequivocabilmente dimostrato una relazione causa effetto tra vaccino antinfluenzale H1N1 e una malattia autoimmune chiamata narcolessia”.
Sottolineo l’inequivocabilmente, parola importante.
Poi però lei linka questo comunicato stampa ove si legge
” ha scoperto il meccanismo attraverso il quale, in soggetti geneticamente predisposti, dopo un’influenza o una vaccinazione antinfluenzale si può sviluppare la narcolessia. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Science Translational Medicine.”
Aggiungo sempre dal comunicato “Alcuni, ma non tutti i vaccini anti-influenzali contengono sufficiente quantità di nucleoproteina A, capace di stimolare anticorpi specifici, in grado di interagire, in maniera incrociata con il recettore 2 dell’ipocretina, inducendo un blocco del legame con il neuropeptide.La composizione dei vaccini influenzali varia da produttore a produttore in rapporto alle differenze di preparazione dei singoli vaccini.”
Come ha fatto notare il Dott. Di Grazia il vaccino non è presente in Italia.
Quindi nel dettaglio,non capisco, cosa chiedete di fare, al Ministro ? impedire di vaccinarsi con un farmaco che non è disponibile in Italia?
Impedire di ammalarsi di influenza se si è predisposti geneticamente?
Od impedire la predisposizione genetica? (ps se qualcuno dovesse scoprire come fare faccia un fischio che scrivo una pubblicazione e ci spartiamo un Nobel, son bei soldi.)

Ma la senatrice ignora completamente l’argomento. Getta il link di un’agenzia di stampa che parla di questo studio, segnalato nella conversazione. Poi cala un altro asso:
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Ta-Dah. Di Grazia torna a ricordare la circostanza della mancata vendita in Italia:
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Interviene anche Marco Cattaneo di Le Scienze:
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A lui la Fattori risponde con un lunghissimo post premettendo che eviterà di replicare ai “beceri followers” (testuale) del Cattaneo. Rivela, la senatrice, che l’interrogazione le è stata suggerita da persona stimata “(credo anche da te)” ed esperta del campo, che tuttavia lei non citerà. Perché evidentemente le ha chiesto discrezione. Ribadisce il punto:

Mi sembra chiaro che
1) Un vaccino ha causato una malattia autoimmunitaria in pesone con un particolare aplotipo elicitando anticorpi contro delle proteine strutturali virali che crossreagiscono con una proteina self. Questo non era in nessun modo prevedibile.
2) il meccanismo è stato ampiamente compreso e lavori scientifici pubblicati non lasciano alcun dubbio. Bei lavori tra l’altro e ottimi risultati.
3) la proteina in questione è presente in altri vaccini antinfluenzali e teoricamente potrebbero dare effetti analoghi (lo dice l’Università di Siena)quindi sarebbe oportuno eliminarla da tutte le preparazioni vaccinali. Oppure sarebbe opportuna una tipizzazione hla.
4) Questi lavori dimostrano che in maniera del tutto imprevedibile vaccini che non hanno una storia pluriennale di sicurezza possono in particolari contesti HLA rompere la tolleranza verso antigeni self . Almeno una volta è successo e quindi può succedere.

E conclude:

Date tutte queste considerazioni mi è sembrato opportuno , in prossimità della campagna vaccinale per l’influenza interrogare il ministro sulla questione per sapere che cosa intenda fare per la protezione della salute dei suoi cittadini. E inoltre se si intenda valutare l’opportunità di tutelare particolari situazioni in cui esiste una storia familiare di malattie autoimmuni nei protocolli vaccinali visto che si prevede di introdurre nel nuovo piano vaccinale altri vaccini che non hanno la stessa storia di sicurezza dei 4 obbligatori. Detto ciò aspetterò il MInsitro in aula per un confronto serio e sereno e per avere risposta alle mie domande. Non credo che i cittadini debbano essere tenuti all’oscuro di nulla per la paura di confonderli perchè sono proprio questi atteggiamenti a creare poi leggende metropolitane e panico nonchè pseudoscienza. Con questo chiudo ogni discussione che degenererebbe come sono degenerate sempre le discussioni su argomenti del genere. Sarà la Lorenzin il mio prossimo interlocutore. Sempre che abbia risposte alle mie domande.

Cattaneo ricorda che secondo l’università di Siena anche quel tipo di influenza fa rischiare di sviluppare la narcolessia:

«L’infezione con virus influenzale genera titoli anticorpali nei confronti della nucleoproteina molto più alti di quanto avvenga con il vaccino. Pertanto il rischio di sviluppare narcolessia è molto maggiore a seguito di infezione influenzale rispetto a quello conseguente alla vaccinazione, nei soggetti geneticamente suscettibili alla malattia.»

Ma la senatrice ribadisce che la Lorenzin deve rispondere, e magnanimamente fa sapere che quando vinceranno i 5 Stelle prenderà in considerazione la candidatura di Cattaneo come sottosegretario (!):
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E scatena una pioggia di risposte che vi invitiamo a leggere. Mentre c’è chi ha evidentemente capito che continuare la discussione può essere una perdita di tempo:
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Ci vuole tanta pazienza.
Edit: la senatrice Elena Fattori ha cancellato tutti i commenti qui riprodotti e molti altri perché “non aggiungevano nulla alle domande poste”:
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Lasciamo ovviamente ai lettori il giudizio sull’accaduto.

La storia prosegue in: La seconda tragica Fattori

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