Edoardo Stoppa, Striscia la Notizia e le immagini rubate dal filmato di Pro Test Italia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-23

L’amico degli animali ha prodotto un nuovo servizio in cui ci spiega cos’ha scoperto sulla vivisezione in Italia: niente

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Qualche tempo fa avevamo parlato di un divertentissimo servizio di Edoardo Stoppa, l’amico degli animali di Striscia la Notizia. In quell’occasione Striscia aveva mandato in onda “un’inchiesta” di Stoppa sul laboratorio di Behavioral Neurophysiology dell’Università di Roma “La Sapienza” diretto dal Professor Roberto Caminiti. Tema del servizio era denunciare il fatto che all’interno dell’Università venivano fatti dei non meglio precisati esperimenti sui primati. L’inviato di Striscia aveva perfino intervistato un ex-dipendente dell’Università che non aveva saputo dire cosa succedeva all’interno del laboratorio (questo probabilmente perché non ci aveva mai messo piede).
 

 
L’INTERVISTA A CAMINITI DI PRO-TEST ITALIA
Stoppa però non era riuscito a intervistare il responsabile del laboratorio, perché con ogni probabilità non ne aveva alcuna intenzione. Quindi nel servizio andato in onda su Striscia è mancato qualcosa di fondamentale: il contraddittorio. C’erano infatti le accuse della “gola profonda”, quelle del presidente della LAV Felicetti ma poco o niente era stato fatto per cercare di contattare il prof. Caminiti. Certo, si è visto un tentativo di irruzione nel laboratorio per mostrarci le scimmie (per fare un po’ di spettacolo insomma) ma non si può certo dire che è stato fatto il tutto e per tutto per fare informazione. Fortunatamente quelli di Pro-Test Italia sono riusciti a intervistare Caminiti e a far capire cosa succede realmente all’interno del laboratorio di Behavioral Neurophysiology. Incredibilmente quelli di Pro-Test hanno avuto anche la possibilità di vedere cosa succede all’interno del laboratorio dove, secondo Stoppa, Caminiti e i suoi assistenti torturano e vivisezionano le povere scimmiette. I ricercatori hanno anche spiegato la natura degli interventi chirurgici ai quali sono state sottoposte le scimmie del laboratorio (i famosi perni infilati nel cranio che secondo l’informatore di Stoppa servivano per “fare qualcosa a livello cerebrale”).
 

Edoardo Stoppa per la sperimentazione animale (fonte: video.mediaset.it)
Edoardo Stoppa per la sperimentazione animale (fonte: video.mediaset.it)

 
OPS, I DID IT AGAIN
Ma il nostro eroe e fratello degli animali non è uno che si arrende facilmente, soprattutto quando gli si dà l’occasione di andare in televisione e combattere contro quegli orrendi criminali che si fanno chiamare “scienziati”. E quindi ieri sera è andato in onda l’ennesimo servizio-inchiesta-denunzia contro la sperimentazione animale. Subito però c’è un primo problema: riferendosi al servizio di dicembre Stoppa dice “ci eravamo già occupati degli esperimenti del CNR presso La Sapienza di Roma, mettendo in evidenza le condizioni di detenzione dei primati sui quali vengono effettuati gli esperimenti“.
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Il problema è che il CNR non c’entra in alcun modo con il laboratorio di Behavioral Neurophysiology dell’Università di Roma “La Sapienza” e questa è un’informazione errata che Stoppa e Felicetti avevano dato anche durante il servizio di dicembre. In secondo luogo le immagini che scorrono mentre Stoppa si vanta di aver messo in evidenza le condizioni di detenzione di primati non sono state girate da Striscia perché loro nel laboratorio di Caminiti non erano riusciti ad entrarci. Ed infatti si vede chiaramente il logo di Pro-Test Italia.
 
Striscia usa il video di Pro Test Italia? Qualcuno dovrebbe dirlo al signor Enzino (fonte: video.mediaset.it)
Striscia usa il video di Pro Test Italia? Qualcuno dovrebbe dirlo al signor Enzino (fonte: video.mediaset.it)

 
E la “presa per il culo” non è certo passata inosservata, se ne sono accorti quelli di Pro-Test Italia, come scrive la consigliere di Pro-Test Italia Giulia Corsini:

Edoardo Stoppa di Striscia la Notizia ha PRESO e DECONTESTUALIZZATO spezzoni del nostro video sui primati dove abbiamo intervistato il prof Caminiti, col nostro watermark, dicendo “vi abbiamo fatto vedere cosa fanno al CNR”,parlando di vivisezione su primati. Ovviamente il CNR non c’entra nulla.
In realtà loro non hanno fatto un bel nulla se non aver fatto finta di non trovare nessuno, come in quest’ultimo servizio. Hanno intervistato poi i presenti alla manifestazione davanti al CNR, e hanno intervistato gente che non sa NULLA sulla normativa.
Il solito servizio fazioso.
Edoardo Stoppa, la prossima volta fai vedere tutto il nostro video.
‪#‎StoppaVergognati‬

Tra l’altro il video dell’intervista a Caminiti è stato pubblicato con licenza di attribuzione, il che significa che Striscia sarebbe stata tenuta a citare esplicitamente la fonte del filmato e non a spacciarlo per suo.

Learn to Licenza di attribuzione cara Striscia la Notizia
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IL VERO SCOPO DEL SERVIZIO
Ma se anche questa volta il povero Stoppa non riesce a parlare con la direttrice dello stabulario né ad entrare per farci vedere in che condizioni sono tenuti gli animali a cosa è servito il servizio di Striscia? Naturalmente buttarla in caciara dal momento che la sua attività “giornalistica” è stata sbugiardata proprio dall’intervista di Pro-Test Italia al prof. Caminiti. Meglio quindi confondere le acque (senza nemmeno dire quanti e quali animali sarebbero “prigionieri” del centro dell’ENEA) e andare a intervistare un gruppo di animalisti (gli “Animalisti Italiani”) che “casualmente” si trovava a protestare proprio lì assieme ai due parlamentari-cittadini-portavoce a 5 stelle Mirko Busto e Paolo Bernini. Gli Animalisti Italiani sono gli stessi che un anno fa avevano messo in scena una protesta (non autorizzata) fuori dagli studi RAI durante la maratona televisiva per raccogliere fondi a favore di Telethon. Paolo Bernini invece è l’onorevole complottista, quello che crede alle scie chimiche e che i poteri forti impiantino i microchip all’interno degli esseri umani per controllarci.
 

 
L’HASHTAG #STOPPAVERGOGNATI SU TWITTER
In occasione del servizio del 18 dicembre era stato lanciato l’hashtag #stoppavergognati che dopo il nuovo pezzo mandato in onda da Striscia è tornato alla ribalta per denunciare l’ennesima scorrettezza commessa da Stoppa.

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